MÖNCH m. 4.099
- SVIZZERA -
     
     
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la parete Nord dell'Eiger vista dalle vetrate dalla prima fermata in galleria Eigerwand
     

Difficoltà: PD+ (II/45°)- Cresta sud-est (per lo sperone sud della cresta sud-est)
Dislivello: 200 m + 450 m (Mönchsjochhütte)
Tempi di salita: 2h 40' dalla stazione dello Jungfraujoch (3.475 m)
Punto di appoggio: Downtown Lodge a Grindelwald

     
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particolare della parete Est dell'Eiger dalle vetrate della seconda fermata in galleria Eismeer
     
Il Mönch, ovvero il severo monaco nel suo saio di scuro granito, è uno dei 4.000 di grande fascino dell'Oberland Bernese.
Prima volta, per il sottoscritto, in questo splendido angolo cantonale svizzero per la prima di tre salite che mi consentiranno di conquistare l'accesso al Club dei 4.000, che riunisce gli alpinisti che abbiano salito almeno 30 degli 82 4000 ufficialmente riconosciuti dall'UIIA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche).
Il 20 agosto partenza dalla Valtournenche per l'Oberland per raggiungere Grindelwald (1034 m).
A Grindelwald si arriva attraverso il Colle del Gran San Bernardo, il Vallese Svizzero sino a Goppenstein dove la vettura
viene caricata su un treno, costo del tragitto (CHF 22.00) per giungere, grazie a traforo ferroviario, a Kandersteg.
     
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una splendida immagine dell'Eiger da Grindelwald
     
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il Mönch (4.099 m)
     
Ancora Interlaken e quindi eccoci a Grindelwald ai piedi dell'Eiger.
Grindelwald è località incantevole, ricca di alberghi di gran classe.
Per contenere le spese suggerisco la sistemazione presso una struttura piuttosto spartana ma molto pulita, la Downtown
Lodge, in pieno centro, dove si può riposare (disponibili dormitori comuni o camere da due) e usufruire di una eccellente
prima colazione (petit déjeuner) e di un comodo parcheggio il tutto a poco più di CHF 50 a persona e con la possibilità di
ottenere il biglietto per il caratteristico trenino a cremagliera (The Top Europe, la ferrovia più alta d'Europa) a un prezzo di
favore CHF 120 (contro i CHF 177 del biglietto intero), con partenza dalla sottostante stazione di Grund (935 m).
Il mattino dopo, con il postale gratuito (incluso nel passport di soggiorno), con Marco Barmasse raggiungiamo Grund e con il trenino saliamo sino alla Kleine Scheidegg (2.061 m), dove si congiungono le due linee ferroviarie.
Si cambia convoglio e si prosegue addentrandosi nel tunnel che, attraverso le rocce dell'Eiger e del Mönch, conduce allo Jungfraujoch (3.475 m).
     
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tratto roccioso di II+ in salita sulla Cresta sud-est del Mönch
     
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la cresta sommitale sud-est del Mönch
     
Durante questa parte di tragitto due fermate per ammirare, da apposite vetrate dentro la pancia dell'Eiger l'incredibile
parete Nord (stazione Eigerwand), quella che il bellissimo film The North Face racconta, e la parete Est (dalla
stazione Eismeer) di questa montagna unica al mondo per la storia e le tragedie che vi si sono consumate.
Arrivati allo Jungfraujoch si esce dalla stazione ferroviaria lungo un tunnel pedonale, si segue la larga e comoda pista
battuta dai gatti delle nevi (segnalazioni) che, passando ai piedi del Mönch, attraverso i pendii superiori dello Jungfraufirn
conduce senza difficoltà tecniche e con pochissimo dislivello alla Mönchsjochhutte (3.650 m).
     
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emozionante vedere l'Eiger più basso dalla vetta del Mönch
     
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la Mönchsjochhütte (3.650 m)
     
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i Fiescherhorn il Gross Grünhorn a destra e il Finsteraarhorn che sbuca da dietro
     
Senza toccare la Mönchsjochhutte, poco prima alla base dello sperone sud proveniente dalla cresta sud-est del Mönch,
si attacca la via di salita a questa splendida vetta.
Si risale lo sperone inizialmente per facili roccette (I), cenge e tratti su neve o sfasciumi.
Successivamente tratti di placche rocciose ben appigliate (II).
Dopo esser giunti al punto di innesto dello sperone con la cresta sud-est (3.887 m), si prosegue lungo questa su terreno
misto, lungo un tratto orizzontale non difficile che però può presentare qualche pericolo legato alle cornici nevose presenti.
     
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i Fiescherhorn il Gross Grünhorn a destra e il Finsteraarhorn che sbuca da dietro
 
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cresta sud-est del Mönch con la Jungfrau sullo sfondo
 
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in discesa dalla Cresta sud-est del Mönch in primo piano Schreckhorn e Lauteraarhorn
 
La cresta diventa man mano rocciosa (II) e più ripida.
Un successivo tratto su facile terreno misto conduce al un ripido pendio nevoso (45°, vari fittoni per l'assicurazione)
spesso ghiacciato.
Lo si risale fino all'anticima orientale del Mönch, dove si innesta da destra la cresta nord-est.
A questo punto rimane solo da superare l'aerea esposta cresta sommitale, orlata di insidiose cornici, che conduce con
un ultimo breve tratto solo un po' ripido sullo spiazzo nevoso della vetta, per chi scrive 28° 4000 della propria collezione.
In discesa si segue la stessa via di salita sino a raggiungere la Mönchsjochhutte per riposare in vista delle salite
del giorno successivo a Gross Fiescherhorn e Hinter Fiescherhorn.

Relazione e fotografie di: Stefano Sciandra
 
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l'Aletschhorn e in lontananza il Cervino
 
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Stefano Sciandra in vetta al Mönch (4.099 m) suo 28° 4000
 
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alpinisti in discesa sulla Cresta sommitale sud-est del Mönch
 
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alpinisti impegnati nella discesa della Cresta sud-est del Mönch
 
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Stefano Sciandra in discesa sulla Cresta sommitale sud-est del Mönch