Da Aosta raggiungere Courmayeur seguendo l’autostrada A5 “Torino-Aosta” e continuando lungo il raccordo per il Traforo del Monte Bianco fino al suo termine. Lasciata la famosa località turistica sulla destra, si prosegue sulla Strada Statale 26 fino a La Palud. Dopo aver percorso un tratto della strada che porta al Traforo, si devia a destra per giungere alla stazione di partenza della funivia.
Lasciato il Rifugio Torino (3.375 mt.), si segue la traccia per il Col de Flambeaux (3.407 mt.).
Valicatolo, si perde quota fino a giungere ai piedi della parete Nord dell’Aiguille de Toula (circa 3.300 mt.).
Si prosegue in piano, tralasciando numerose tracce per la Vallée Blanche, i satelliti del Tacul, l’Aiguille d’Entreves e la normale della Tour Ronde.
Dopo essere passati sotto la parete Nord di quest’ultima, si abbandona la traccia che porta alla cresta della Fourche per piegare a sinistra disegnando un ampio semicerchio.
Arrivati all’imbocco del canale, si risale la conoide, di preferenza sul suo lato sinistro, fino alla crepaccia terminale (max 50°); una volta superata, si entra nel canale vero e proprio e lo si segue (45°) fino al suo termine uscendo tra rocce affioranti. Giunti in cresta, si procede a sinistra con un traverso che presenta qualche passo di misto, a volte un po’ esposto (max II), fino ad arrivare ad un’ultima rampa di neve che porta sotto le rocce della cima. Con facili passi di arrampicata si supera quest’ultimo tratto guadagnando la vetta (3.798 mt.)
Discesa: si percorre la nevosa cresta Est che in breve, dopo qualche roccia, giunge ad un piccolo intaglio (Colle Freshfield, 3.655 m). Qui ci sono due possibilità. Se le condizioni della montagna lo permettono si può scendere a sinistra lungo la parete seguendo ripidi scivoli di neve separati da rocce a volte instabili (max 40° e II). Altrimenti si può continuare lungo il percorso classico che segue la cresta, superando diversi passaggi rocciosi, di preferenza sul versante Brenva, fino a giungere al Col d’Entreves (3.517 mt.), da dove ci si ricongiunge facilmente alla traccia principale. Questa soluzione e più lunga ma generalmente più sicura della precedente, specie in caso di affollamento e/o neve instabile.
Note: bella ascensione nel cuore del Massiccio del Monte Bianco, con eccezionali vedute in ogni direzione. Salita e discesa non elementari e di soddisfazione. Ovviamente le condizioni possono variare a seconda dello stato dell’innevamento.
Relazione di Marco Pasian