ROCCIA VIVA mt. 3.650
- parete nord -
     
 
     

Località di partenza: Valnontey mt. 1.666
Dislivello: mt. 2.116
Difficoltà: D corda, picozza, ramponi, chiodi da ghiaccio
Ore: 1° giorno 3h 30 min, 2° giorno 6 h per la salita
Periodo: luglio, agosto, settembre

     
 
     

Da Aosta seguire la S.S. 26 per il Monte Bianco, al bivio di Aymavilles svoltare in direzione Cogne e raggiunto quest'ultimo prendere la stradina che in breve porta a Valnontey dove si lascia la macchina.
Dopo aver seguito la sterrata e il lungo sentiero che porta in fondo alla Valnontey, si lascia a destra prima la diramazione (mt. 2.040) per il bivacco Leonessa e successivamente per i bivacchi Pol e Grappein e si prosegue a sinistra sino a raggiungere il torrente che si attraversa su una passerella.
Risalire il pendio erboso su terreno ripido seguendo i bolli e gli ometti sino a raggiungere una zona detritica tra due morene.
Risalire a sinistra un breve tratto scosceso e pervenire al bivacco Martinotti mt. 2.588.
Dal bivacco scendere in pochi minuti in direzione Ovest e risalire la morena parallella al crestone roccioso N-O della roccia viva.
Scendere nell'ampio vallone detritico e rimontare al suo termine un ripido pendio nevoso che immette in un canale di placche e sfasciumi che in breve raggiungono il ghiacciaio sospeso di Roccia Viva. Risalirlo attraversando a destra, badando ai crepacci, sino a raggiungere un isolotto roccioso (mt.. 2.984), rimontare a sinistra uno stretto e ripido canale (50°) (rimane l'ultimo canale a destra di quelli che portano alla parete) e sbucare alla base del circolo glaciale ai piedi della parete Nord della Roccia Viva. (3-4 ore dal bivacco)

A stagione inoltrata questo canale potrebbe essere impraticabile per mancanza di neve, in questo caso si consiglia la salita dal più evidente canale centrale (45°), sempre innevato ma pericoloso per caduta di neve e pietre. Superata, a volte con difficoltà, la terminale rimontare il pendio sulla destra con inclinazione a 50°, spostarsi in seguito leggermente a sinistra e affrontare il tratto più ripido (60°) che immette nella parte alta della parete e sempre con pendenza sostenuta (55°) uscire a destra sulla sommità, percorrere un breve tratto pianeggiante e raggiungere la croce della cima della Roccia Viva mt. 3.630 (3-4 ore dall'attacco, 5-7 ore dal bivacco).
Spesso in vetta si trova un laghetto al centro della calotta ghiacciata; Il panorama e' vasto, dalla catena degli apostoli al massiccio del Gran Paradiso, Herbetet, Piccolo Paradiso e la pianura piemontese.

Discesa: complessa e pericolosa, percorrere la cresta Sud-Ovest tra saltini rocciosi e crestine con percorso quasi mai obbligato, tendendo a stare principalmente sul versante piemontese, abbassarsi poi per facili rocce nel lato di Valnontey e raggiungere un colletto che immette nell' altro versante e permette di raggiungere una cengia di neve e sfasciumi che porta ad un salto roccioso. Scendere con una doppia di 20 m. e raggiungere il colle Baretti, scendere nel versante valdostano il ripido e lungo canalino (45°) che porta sul ghiacciaio Sospeso di Roccia Viva, superare la sovente ampia terminale e dirigersi con marcia quasi orizzontale verso Est (destra) e con alcuni saliscendi sul ghiacciaio raggiungere l' isolotto roccioso (m. 2.984) toccato durante la salita e ridiscendere a valle seguendo l 'itinerario di salita.

NOTE: splendida ascensione su una delle montagne più belle ma anche più difficili del massiccio, un po' complessa e lunga la discesa. La salita e' effettuabile anche con partenza dal bivacco Borghi.

Relazione di Erik Rosazza