BECCA DI MONCIAIR mt. 3.544
- parete nord -
     
 
     

Località di partenza: Pont 1.960 mt.
Dislivello: mt. 1.584 (350 mt. di parete)
Difficoltà: AD corda, picozze, ramponi, chiodi da ghiaccio e roccia, cordini.
Ore: 6
Periodo: da fine giugno a settembre.

     
 
     

Da Aosta seguire la S.S. 26 per il Monte Bianco, a Villeneuve svoltare per Valsavarenche, risalire tutta la vallata fino a raggiungere Pont, dove finisce la strada. Da qui prendere il sentiero che porta al Rifugio Vittorio Emanuele (mt. 2.730).
(Se si vuole si può spezzare in due giorni l'ascensione dormendo al rifugio)
Dal rifugio si raggiunge il ghiacciaio di Monciair passando prima davanti la nord del Ciarforon e poi puntando alla base della parete Nord del Monciair.
Raggiunta la crepaccia terminale (mt. 3.200) la si supera senza particolari difficoltà e si risale il pendio con pendenza media a 45°.
Giunti sotto la bastionata rocciosa si può piegare a destra e superare la spalla nevosa e raggiungere la parte di rocce prima della vetta, oppure in caso di buon innevamento si può risalire il ripido canalino di sinistra sotto la parete e con un traverso portarsi alla base del tratto roccioso finale.
Da qui dopo alcune decine di metri di misto si sbuca davanti un ometto che segna la vetta (mt.. 3.544). Dall' aguzza cima si possono ammirare i vicini Ciarforon e i denti del Broglio, il Gran paradiso, tutte le cime di Valsavarenche e Pont.

Discesa: si segue la via normale, ovvero per roccette si scende dalla parte opposta fino a raggiungere una cresta nevosa (attenzione alle cornici) che va percorsa fino ad un gendarme alto una ventina di metri. Poco dopo lasciare la cresta e iniziare la discesa dal ripido pendio fino a raggiungere il ghiacciaio di Monciair per poi riseguire l'itinerario di salita verso il Rifugio Emanuele e poi verso Pont.

NOTE: Ascensione non eccessivamente difficile ma molto può variare dalle condizioni di innevamento e dalle temperature, comunque salita bella e soddisfacente.

Relazione di Erik Rosazza