DENT D'HERENS cresta tiefmatten mt. 4.171 |
||
Dent d'Herens dalla Tete de Valpelline (freccia rossa attacco della cresta) | ||
Località di partenza: Placemoulin mt. 1.969 Dislivello: mt. 2.116 Difficoltà: AD corda, picozza, ramponi, friends medi, cordini Ore: 1° giorno 4h , 2° giorno 6 ore per la salita Esposizione prevalente: sud - ovest Periodo: luglio, agosto, settembre Punti d'appoggio: rifugio Aosta |
||
uno sguardo alle dent blanche | ||
Da Aosta seguire la strada statale 26 per il Gran San Bernardo fino a Variney, dove al bivio bisogna svoltare in direzione di Valpelline. Risalire tutta la vallata fino al termine della strada, alla diga di Placemoulin (1.969 mt.) dove si lascia l'automobile. Seguire la sterrata che costeggia il lago e giungere al rif. Prarayer mt. 2.005, proseguire sul sentiero stando sempre sulla parte sinistra del vallone solcato dal torrente Buthier fino ad attraversarlo sotto la seraccata del ghiacciaio Alto di Tsa de Tsan e salire sulla morena che porta al rifugio Aosta (2.781 mt. 4 h). |
||
L'inizio del ghiacciaio lo si affronta ancora col buio: il pendio iniziale presenta un breve tratto di ghiaccio nero che richiede molta attenzione |
||
Dal rifugio si risale la morena sul lato destro orografico di quel ramo del ghiacciaio delle Grandes Murailles che scende fra la Tête de Valpelline ed i Rochers Silvano. Al termine della morena si perviene al ghiacciaio che si supera sulla destra salendo, a fianco dei contrafforti rocciosi della Tête de Valpelline (molto crepacciato). Il pendio presenta inizialmente una pendenza moderata che poi aumenta decisamente, sino a quando non si raggiungono i pianori superiori del ghiacciaio delle Grandes Murailles. |
||
a metà circa della cresta rocciosa | ||
Sulla sinistra salendo si trova, al termine della cresta rocciosa che scende dalla Tête de Valpelline, un contrafforte roccioso che segue la linea di frontiera; alla sua destra ed alla sua sinistra si trovano, rispettivamente, il colle di Tiefenmatten Est ed il colle di Tiefenmatten Ovest. Si perviene al colle Est mt. 3.574 risalendo un canalino di sfasciumi attrezzato con corda fissa: da qui parte la cresta di Tiefenmatten alla Dent d'Hérens. |
||
il pendio intermedio, dopo le recenti nevicate, si presenta in buone condizioni | ||
Si segue la cresta rocciosa sul suo filo, superando anche un gendarme (nel complesso II, con qualche passo di III). Al suo termine la crestina diventa più larga e si raccorda con il pendio nevoso che caratterizza la parete WNW della Dent d'Hérens. Si risale il pendio nevoso sulle sua destra (salendo), nei pressi della cresta di frontiera, sino a quando non si incontrano le rocce sommatali. | ||
il ripido ghiacciaio sotto la punta | ||
il cervino da qui è maestoso | ||
Si risalgono queste dapprima su placconate e poi lungo un diedro articolato (sono presenti 2 soste a spit) grazie al quale si raggiunge l'aerea cresta sommitale. Percorrendola tutta si raggiunge la cima mt. 4.171. Nei tratti rocciosi della cresta l'itinerario corretto è indicato dalle rocce graffiate dai ramponi (se non c'è neve… ). Il panorama è stupendo a 360°soprattutto sul vicino Cervino. Discesa: lungo l'itinerario di salita (e' sconsigliabile la via normale poiché è molto pericolosa per scariche di sassi). Note: salita eccezionale e panoramica, da non sottovalutare, su una bellissima montagna. L'esposizione è notevole in alcuni tratti, soprattutto sulla cresta sommitale. I ghiacciai sono molto crepacciati. Relazione di: Roberto Bonin e Alessandro Ceccon Fotografie: Roberto Del Col e Alessandro Ceccon |
||
in punta con il Cervino alle spalle | ||
Ottime condizioni per questa salita effettuata oggi con Philipp: ghiacciaio ben chiuso con buona traccia, cresta rocciosa pulita e placche finali con un pò di neve che facilita la progressione. Nonostante però la via sia in queste condizioni si tratta pur sempre di un ambiente di alta montagna che deve essere affrontato da persone preparate. Purtroppo infatti molte cordate affrontano l'itinerario senza la giusta esperienza e preparazione (anche oggi se ne sono viste di tutti i colori!): una cordata è rientrata, il giorno prima di noi, alle 10 di sera dopo essere giunta in punta circa alle 4 di pomeriggio (con partenza dal rifugio alle 4 di mattina!): al rientro hanno detto che non c'è stato nessun problema!… Parlando con i gestori, questo è un fatto che capita spesso… |
||
l'ultimo tratto di cresta prima della vetta | ||
sul ghiacciaio ottima traccia e qualche buco | ||