La traversata dei Lyskamm, pur non avendo tratti particolarmente tecnici, si svolge in un ambiente di alta quota
lungo una cresta che spesso risulta affilata e comunque vertiginosa, con il costante pericolo delle cornici.
Noi abbiamo optato per la traversata nel senso Est-Ovest, probabilmente più logico, con partenza dal Rifugio Mantova.
Attualmente (5 luglio 2010) la cresta si presenta in ottime condizioni, con un'ottima traccia, nonostante lo scarso
rigelo notturno che ha mantenuto la neve portante solo sopra i 4.000 m.
Per fortuna un debole venticello freddo, proveniente da nord, ha contribuito a raffreddare l'ambiente, senza peraltro
disturbare l'ascensione.
La mattina seguente al nostro riposo al rifugio, si risale il crepacciato ghiacciaio del Lys in direzione nord puntando
diritti verso il colle omonimo, lasciando sulla destra la marcata traccia che porta alla Capanna Margherita.
In meno di due ore si è oltre il colle del Lys a quota 4.250mt. alla base della nevosa cresta EST, che si percorre sul filo
badando alla crepaccia terminale.
Successivamente il pendio della cresta si addolcisce sino a spianare creando così, un susseguirsi di saliscendi molto
affilati ed aerei anch'essi percorsi sul filo.
Si continua così fino ad un'altra crepaccia che delimita l'ultimo ripido pendio in parte ghiacciato, che porta in vetta
al Lyskamm Orientale.
Lo risaliamo restando di qualche metro sul versante nord evitando così le enormi cornici sospese intervallate a rocce,
e con un semplice passaggio roccioso finale siamo alla croce di vetta del Lyskamm Orientale 4.527 m.
Comincia ora la vera traversata verso la cima Occidentale 4.481 m. lunga circa 4km, caratterizzata da un'evidente
cresta molto aerea ed affilata da seguire fedelmente, un gruppo di roccette da superare in leggera discesa e un più
considerevole risalto roccioso prima della vetta.
Si scende lungo la parete ovest del Lyskamm Occidentale lungo la sua via normale, ripida e talvolta con tratti con
ghiaccio vivo, rimanendo vicini al costone roccioso che delimita la parete e percorrendola verticalmente faccia a monte,
giungendo così breve il colle del Felik 4.061 m.
La discesa prosegue successivamente senza più ostacoli per evidente traccia il rifugio Quintino Sella 3.585 m.
Seguiamo ora l'obbligato percorso attrezzato con funi e ponticelli che velocemente ci porta al passo di Bettolina 2.905 m.
Fotografie di: Stefano Pivot |