Un'altro "viaggio" in cresta in compagnia di Mauro.
La traversata dal colle di Montandayné fino in cima al Gran Paradiso, offre una delle cavalcate in cresta più interessanti e divertenti della zona; non è molto frequentata e questo fattore ne accresce la bellezza.
RELAZIONE:
dal rifugio Chabod seguire il sentiero in direzione del vallone di Leviona e dopo una decina di minuti deviare a dx in direzione Becca di Montandayné (sentiero 5); in 1h 45 si arriva al ghiacciaio, da dove si punta al colle di Montandayné lungo pendii di ghiaccio (400 mt. 45° max).
Se le condizioni del pendio non sono buone (ghiaccio) meglio l'utilizzo di due picche.
Passare la crepaccia terminale e su pendenze più sostenute si arriva al colle di Montandayné (3.723 mt - 3 h -3,30 h dal rifugio).
Seguire la facile cresta prima nevosa fino in cima alla prima torre (Punta Vaccarone 3.868 mt.) dove in genere si riescono a togliere i ramponi.
Aggirando i vari torrioni e salendone alcuni (dove le difficoltà aumentano passare sul versante Cogne), si giunge alla punta centrale (Punta Farrar - 3.921 mt. - 2 h dal colle), e successivamente alla punta meridionale (Punta Frassy -3.923 mt.).
In questo tratto la roccia è generalmente buona, e se trovate sfasciumi non siete sulla "retta via".
Dalla cima si scende prima per neve poi per facili rocce al colle del Piccolo Paradiso (3.877 mt. - 3 h dal colle).
Facendo attenzione alle larghe cornici sul versante Cogne, raggiungere la cresta dove diventa più ripida, aggirando un evidente spuntone roccioso (q. 3.975 mt.) sul versante Cogne con facile arrampicata.
"Destreggiandosi al meglio sul filo di cresta (R. Chabod, Guida Monti d'Italia - G. Paradiso) si giunge in cima al Gran Paradiso" (4.061 mt- 4 h dal colle di Montandayné, 7-8,30 h dal rifugio Chabod).
Lungo la cresta si trovano delle soste (da verificare ogni volta) per brevi doppie o altrimenti in desescalade.
Difficoltà: D , con pendii su neve a 40/45°
Materiale: Picca (1 o 2), ramponi, chiodi da ghiaccio, casco, 2 friend (BD 1/2), 2 rinvii, fettuccia, corda da 40 mt.
Relazione e fotografie di: Roberto Del Col |