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Punta Zumstein m. 4.563
Punta Gnifetti m. 4.554
Ludwighohe m. 4.342
- diario del tour di 3 stupende punte di 4.000 m - |
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in vetta al Ludwighohe m. 4.342 |
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Tre 4.000 stupendi come la Punta Zumstein (m. 4.563), la Punta Gnifetti (m.
4.554) e la Ludwigshohe (m. 4.342).
Un percorso tranquillamente realizzabile in
due giorni che permette di assaporare la sottile aria dell'alta quota gustando
panorami mozzafiato.
Salita effettuata il 26 agosto 2010 partendo dal Rifugio
Città di Mantova (raggiunto il 25), splendidamente ristrutturato
e oggi davvero una struttura confortevole a 3.480 m. di quota.
Il Città di Mantova è
agevolmente raggiungibile grazie al nuovo troncone di impianto funiviario di Indren che proseguendo
dal Passo dei Salati consente di risparmiare un notevole
tratto di avvicinamento.
Per gli amanti e nostalgici della montagna nella sua
essenza, lo Stolemberg, la montagna dei minatori che si attraversa
proprio dall'
arrivo della seconda tratta in funivia al Passo dei Salati, dopo il primo
troncone che conduce al Gabiet
partendo da Gressoney Staffal (m. 1.830) rimane
però un percorso meraviglioso e unico che rende l'arrivo al Città di
Mantova, attraverso qualche tratto attrezzato, un'escursione di rara bellezza.
Purtroppo l'attraversamento del ghiacciaio di Indren, o meglio di quel che resta, invita
a una riflessione sullo
scioglimento dei ghiacciai stessi.
Oggi si può solo immaginare quel che fu, pensando che un tempo vi si praticava lo sci estivo
mentre attualmente lo si
riesce a domare persino senza ramponi prestano attenzione a non scivolare in qualche punto un po' inclinato.
Dal Città di
Mantova inizia l'ascensione vera e propria.
Partenza alle 5.10 del 26 agosto,
risalendo il ghiacciaio del Garstelet, transitando nei pressi del soprastante
Rifugio
Gnifetti (m. 3.647), che si può utilizzare anche come base logistica. |
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in vetta allo Zumstein m. 4.563 |
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Se si parte dal Gnifetti si risparmia, rispetto al Mantova, un dislivello di circa 150 m. che si coprirebbe il giorno
precedente, ma dormire a una quota leggermente inferiore, a mio modesto avviso, rappresenta un elemento non
trascurabile considerata l'"insonnia" da altitudine.
Superato il Rifugio
Gnifetti si risale il ghiacciaio del Lys sino all'omonimo Colle (m. 4.248).
Da
qui in avanti si perde leggermente quota per compiere una lunga traversata in direzione del Colle Gnifetti, in uno scenario davvero artico, prima di
affrontarne la ripida salita.
Tralasciando la traccia che a destra conduce alla
Punta Gnifetti (m. 4.554) si prosegue tenendosi a sinistra verso
la Punta Zumstein (m. 4.563) terza vetta del Rosa dopo Dufour (m. 4.633) e Nordend (m.
4.609).
Si attacca la cresta Sud Ovest piuttosto ampia all'inizio ma che si assottiglia sensibilmente in breve con pendenza che
aumenta sino a circa 40°.
Prima di raggiungere la vetta occorre affrontare un breve tratto di misto
(roccette di I grado con discreta esposizione sulla sottostante parete Est - prestare attenzione - che conduce a una Madonnina, pochi passi, un canalino
ghiacciato e si è in cima. Vista incredibile con la Dufour e la Nordend a portata di mano, ma anche la cresta dei Lyskamm, sogno di ogni alpinista, il
Cervino, e un mondo di 4.000 ad ampio raggio.
Dalla Zumstein discesa, e in poco meno di 30' è possibile raggiungere la Punta Gnifetti. |
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cresta del lyskamm oltre 4.500 m. di altezza |
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Dal Città di Mantova, dopo 4 h con una breve sosta e le foto di rito sulla Zumestein, è possibile sedere all'interno della
Capanna Margherita, il rifugio più alto d'Europa
essendo posizionato proprio sulla punta Gnifetti, a gustarsi un meritato tè
caldo.
Lasciata la Gnifetti si ripercorre il tracciato dell'andata a ritroso.
Prima di effettuare il rientro al Città di Mantova, con una breve variante, si può salire la Ludwigshohe, attraverso una cresta,
priva di oggettive
difficoltà.
Scendendo dalla Ludwighohe si costeggia lo sperone roccioso del
Balmenhorn (m. 4.167) uno dei 4.000 non ufficiali, facente
parte del cosiddetto
elenco allargato, risalibile in pochi minuti grazie a comodi gradini metallici
e a un robusto
canapone che riducono sensibilmente le difficoltà in un tratto altrimenti di II+, tratto che porta al Cristo delle Vette e al
Bivacco di
emergenza Felice Giordano.
Dal Balmenhorn si ridiscende agevolmente sino al
Città di Mantova punto di partenza.
Difficoltà: F+/PD- considerato il lungo tratto su ghiacciaio, l'impegno fisico ad alta quota, il tratto di misto sulla Zumstein
e la cresta che conduce alla Ludwighohe.
Relazione di: Stefano Sciandra
Fotografie di: Stefano Sciandra e Roberto Bonin
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in vetta alla capanna Regina Margherita m. 4.559 |
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Dufour e Nordend dalla punta Zumestein |
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