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Roccia Nera (m. 4.075)
Gemello del Breithorn Orientale (m. 4.106)
Breithorn Orientale (m. 4141)
- traversata in cresta - |
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Difficoltà: PD+
Tempo di salita: 4 h
Punto di appoggio: Rifugio Guide del Cervino al Plateau Rosà |
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la Cresta verso La Roccia Nera dal Gemello del Breithorn Orientale |
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Una splendida traversata alpinistica in quota, tra le più belle delle Alpi, facente parte dell'integrale dei Breithorn che
comprende anche il Centrale dove il grado di difficoltà raggiunge l'AD- (III con passi di IV grado) e l'Occidentale a chiudere.
Partenza alle 4.50 dal Rifugio Guide del Cervino (ottimo trattamento e cucina di prim'ordine) al Plateau Rosà dove si è
trascorsa una giornata di acclimatamento a quota 3.480 con condizioni meteo da urlo.
Cielo stellato temperatura ideale assenza di vento.
Si risalgono alla luce delle frontali, le piste da sci, si attraversa un tunnel e si sbuca sulla pista nevosa che collega il Piccolo Cervino (m. 3.883) alla Gobba di Rollin (m. 3.899). |
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panorama dal Breithorn Orientale |
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Tralasciando la traccia che conduce al Piccolo Cervino a quota 3.850 mt, si attraversa uno skilift orizzontale e ci si
addentra in leggera discesa, nell'ampio pianoro del Colle del Breithorn.
Si inizia un lungo attraversamento, con perdita di quota, che porta al ghiaccio di Verra puntando in direzione del
Polluce, per abbandonare la traccia che conduce al più basso dei celebri Gemelli e prendere a sinistra dove ci si trova
sotto lo scivolo della Roccia Nera, primo 4.000 di giornata.
Salita lunga e impegnativa lungo il versante sud-ovest con diversi zig zag e pendenza intorno ai 45° sino a raggiungere
la vetta a quota 4.075 da dove già si ammira un panorama straordinario.
Dalla Roccia Nera di prosegue per cresta, prestando attenzione alle grandi cornici, e si attacca il Gemello del Breithorn
Orientale o quota 4.106 per la cresta sud-est (PD+/II) su terreno misto con un delicato canalino ghiacciato. |
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Stefano Sciandra in vetta al Breithorn Orientale |
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In discesa dal Gemello inizia la parte più impegnativa del tracciato con diversi punti delicati da affrontare con grande
cautela e possibilmente con un compagno di cordata esperto che faccia sicurezza e consenta la calata che permette di
evitare il punto più esposto scendendo lungo la cresta nord-ovest, presenti due chiodi con cordini sull'anticima.
Si arriva così direttamente alla selletta tra il Breithorn Orientale e il suo Gemello.
Dopo questo tratto impegnativo si sale verso il Breithorn Orientale, per traccia di misto mai banale, lungo la cresta
sud-est (PD/I)sino a raggiungere la esile ed esposta vetta (m. 4.141) da cui si gode l'ennesimo panorama mozzafiato
con Dufour, Nordend, Zumstein, Gnifetti (con Capanna Margherita) a portata di sguardo oltre a Polluce, Castore, i
colossi svizzeri, il Bianco, il Gran Paradiso, il Monviso. |
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il Gemello del Breithorn Orientale dalla Roccia Nera |
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La discesa, percorrendo pochi passi a ritroso, può essere effettuata su ripidissimo pendio ghiacciato con spalle al
vuoto utilizzando picca e punte dei ramponi sino alla cresta che porta all'attacco delle rocce del Breithorn Centrale
(in apertura citato) dove la nostra gita termina optando per la discesa che a sinistra riporta sul grande ghiacciaio di
Verra e dà lì si ripercorre la traccia di andata sino al Plateau Rosà.
Per il sottoscritto, ottavo, nono e decimo 4.000 (undici con il Balmenhorn che però non fa parte dell'elenco ufficiale).
Tempo complessivo, comprese adeguate soste, soprattutto a difficoltà esaurite poco meno di sette ore.
Relazione e fotografie: Stefano Sciandra |
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Stefano Sciandra in vetta alla Roccia Nera m. 4.075 |
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Breithorn Centrale e Cervino dal Breithorn Orientale |
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Stefano Sciandra in vetta al Gemello del Breithorn Orientale m. 4.106 |
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