CASTORE "parete e cresta sud" 4.224 mt.
- MONTE ROSA - |
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Quota di partenza: 3.550 mt.
Quota di vetta: 4.225 mt.
Dislivello complessivo: 800 mt.
Difficoltà: D+ ::
Esposizione prevalente: sud
Località di partenza: Bettaforca / Staffal (Gressoney-la-Trinitè, AO)
Punti d'appoggio: rifugio Quintino Sella |
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profilo dello sperone di roccia iniziale e della cresta di misto finale |
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Accesso: l'accesso più conveniente avviene dal rifugio Quintino Sella, essendo quello dal rifugio Mezzalama molto
più complicato (seracchi e crepacci enormi).
Dal Sella si sale lungo la normale al Castore sino al colle Perazzi a circa 3.900 mt. di quota.
Da qui si scende lungo il ghiacciaio del Castore (lato Ayas) sino all'attacco della via, caratterizzato da una cengia che sale in diagonale da destra a sinistra, a circa 3.450 mt. (ghiacciaio relativamente facile, ma con crepacci anche grandi). |
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in discesa dal colle Perazzi verso l'attacco. |
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Salita: si rimonta la cengia per portarsi sul filo dello sperone.
Per facili rocce e placche (III e IV) si aggira sulla destra un caratteristico gendarme giungendo ad una forcella a monte.
Si risalgono dei gradoni verso destra per portarsi alla base di un bel diedro giallo aperto.
Si risale, traversando a sinistra in uscita (possibile sosta); si continua dritti sino ad un terrazzino con sosta (spit e chiodi IV+).
In orizzontale verso destra si percorre una cengia sino a dei terrazzi sormontati da muretti di roccia grigia che si superano
prima dritti e poi uscendo a destra lungo un canalino; da qui per cenge si sosta sotto un tettino. |
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prime rocce per superare il gendarme sulla destra |
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Si supera sul muro verticale di sinistra, per poi superare, sulla destra, una paretina verticale con fessure nette ma
faticose (IV e V), sostando al termine.
Si prosegue lungo una fessura diagonale a destra e poi per un diedro aperto si arriva ad una sosta alla base di un muro verticale.
Si supera il primo tratto direttamente sopra la sosta sino ad una cengia che si percorre per 5 metri verso sinistra; da qui si
supera un muretto faticoso sino ad una sosta dove la parete si appoggia (IV e V, spit).
Per muretti e cenge ci si porta sotto un muro verticale e strapiombante che si aggira per cenge verso sinistra (tiro lungo di
circa 50 mt. spit alla fine). |
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il bel diedro giallo della prima parte |
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Si esce a sinistra per poi, per facili rocce, risalire sulla cresta a destra.
Un ultimo risalto di roccia buona permette di arrivare in cima allo sperone (III) a circa 3.950 mt.
Da qui si segue la bella cresta di misto sin sotto il caratteristico triangolo sommitale di roccia e neve.
Si supera quest'ultimo lungo la cresta di sinistra (III) giungendo per neve in cima. |
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cresta di misto finale |
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Discesa: dalla via normale.
Note: bella via di alta montagna, completa, con una sezione di roccia (buona) non banale all'inizio ed una fantastica
cresta di misto alla fine.
Gli spit ed i chiodi agevolano la progressione ma serve comunque intuito per trovare la via migliore soprattutto dopo i
muretti grigi.
Utilizzata i friend BD C4 0.5, 0.75, 1 e 2, qualche rinvio, corda da 50 mt.
Relazione e fotografie di: Roberto Bonin e E. Zenerino
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