BISHORN m. 4.153
- SVIZZERA ALPI PENNINE - |
|
|
|
|
|
|
|
|
palina segnaletica a Zinal che indica la via per la Cabane de Tracuit |
|
|
|
|
a Zinal le case ricordano un tempo antico |
|
|
|
Bishorn 4.153 m.
Difficoltà: F (I/35°)
Dislivello in salita: 1.581 m + 897 m
Tempi di salita: 3h 15' da Zinal alla Cabane de Tracuit; 2h dalla Cabane de Tracuit alla vetta del Bishorn
Punto di appoggio: Cabane de Tracuit 3.256 m |
|
|
|
|
sul sentiero per la Cabane de Tracuit |
|
|
|
Il Bishorn (4153 m), mio 24° 4000, consente di riscoprire l'alpinismo di un tempo.
Nessun mezzo di risalita.
Per raggiungere la vetta di questo meraviglioso 4000, balcone di osservazione straordinario, occorre un buona
condizione fisica che consenta di superare i 2500 m. di dislivello da compiere partendo da Zinal (1.675 m), graziosissimo
centro in Val d'Anniviers, nel Vallese svizzero.
Si lascia l'auto verso fine paese, si attraversa la sede stradale raggiungendo una via centrale in mezzo a casette che
ricordano un'epoca antica e in breve si incrocia il bivio con la segnaletica indicante la Cabane de Tracuit (la palina
segnaletica quota in 4h 30' il tempo necessario per raggiungere il rifugio, ma io e Marco Barmasse ne impiegheremo 3 h e 15).
Si procede lungo la strada sterrata che si lascia con una deviazione a sinistra che introduce al sentiero che risale il ripido
bosco e conduce all'alpe Tracuit (2061 m.) |
|
|
|
|
montagne e nuvole dalla vetrata della Cabane de Tracuit |
|
|
|
|
ancora uno scatto dalla vetrata della Cabane de Tracuit |
|
|
|
Si continua lungo un sentiero ampio e dopo un lungo traverso pianeggiante verso destra eccoci nella valle del Torrent
du Barmè.
La pendenza torna ad aumentare sino ad approdare a un colletto posto a sinistra della caratteristica elevazione rocciosa
della Roc de la Vache, poco oltre il quale si raggiunge un bivio segnalato.
Si va a sinistra e si arriva all'alpeggio Combautanna (2.578 m) nei pressi dl qual ci si può rinfrescare con acqua limpida
sgorgante da rocce.
Dopo la sosta si riprende il cammino, segnaletica presente sulle rocce oltre a qualche ometto.
Si supera un ruscello e si sale in direzione dell'inizio della cresta rocciosa del Diablon des Dames.
Quest'anno (11/12 luglio 2013) la neve compare intorno ai 2.950 m.
Continuiamo a salire alternando tratti su sfasciume e sentiero ad altri nevosi ma facilmente attraversabili, sino a portarci
sotto il ripido pendio detritico che dà accesso al Col de Tracuit.
Terreno detritico e ingombro di grossi massi ma seguendo la traccia segnata si supera il tratto più impegnativo e il saltino
roccioso conclusivo attrezzato con una catena sino a sbucare sulla cresta soprastante.
Pochi passi in leggera discesa ed ecco la nuovissima, bellissima, Cabane de Tracuit (3.256 m), una struttura funzionale,
pulita con una meravigliosa vetrata panoramica che consente di ammirare un panorama mozzafiato con in primo
piano Dent Blanche (4.357 m) e Zinalrothorn (4.221 m). |
|
|
|
|
il Bishorn alla partenza dalla Cabane de Tracuit alle 5.35 del mattino |
|
|
|
|
la Stupenda Dent Blanche 4.357 m. |
|
|
|
Sistemazione nel camerone, riposino e ottima cena alle 18.30 al termine della quale ci si gode il panorama serale dalla
magnifica vetrata prima di ritirarsi per la notte.
Sveglia alle 4.45, colazione alle 5 e alle 5.37 si parte per il Bishorn.
Si calzano immediatamente i ramponi (ottimo inevamento) a pochi passi dalla Cabane nei pressi di un dosso detritico
(croce) e si mette piede sul Turtmanngletscher.
Il primo tratto di ghiacciaio è pianeggiante non ci sono crepacci (ma dipende ovviamente dalle annate).
Si continua puntando a una specie di colle posto tra la cresta rocciosa sulla sinistra e il pendio nevoso a destra.
Si continua la salita, priva di pericoli oggettivi, effettuando alcune diagonali su una pendenza che al massimo presenta
tratti sui 35°.
Giunti alla sella (4.100 m) tra il Bishorn e la Pointe Burnaby si prosegue verso destra lungo la cresta (quest'anno
interamente nevosa) sommitale con un ultimo "muro" che sempre su neve (nessuna traccia delle roccette coperte
dall'abbondante strato nevoso) sbuca sulla vetta del Bishorn (4.153 m). |
|
|
|
|
il muro finale sotto la vetta del Bishorn (4.153 m) |
|
|
|
|
ormai in prossimitá del muro finale del Bishorn |
|
|
|
|
Stefano Sciandra in vetta al Bishorn (4.153 m) suo 24° 4000. Alle sue spalle l'impressionante Weisshorn |
|
|
|
Panorama da brivido con il Weisshorn (4.505 m) praticamente davanti, l'intera "corona imperiale" a portata di mano.
Un'infinità di 4000 che a cerchio sono davanti agli occhi: dal massiccio del Mischabel, al gruppo del Rosa, all'Oberland,
insomma tutto e di più.
Discesa rapida su neve ottima sino alla Cabane, dove dopo breve sosta per una birra si riparte per l'interminabile
ritorno a Zinal.
Discesa lunghissima coperta in 2h e 30', solo tre quarti d'ora in meno rispetto al giorno prima in salita, ma è necessario
procedere con calma visto l'insidioso primo tratto sotto la Cabane e il tanto dislivello da abbattere.
Ginocchia e gambe vanno salvaguardate.
Relazione e fotografie di: Stefano Sciandra |
|
|
|
|
alle mie spalle ben visibili i Mischabel e l'Alphubel |
|
|
|
|
dalla vetta del Bishorn in primo piano la Dent Blanche |
|
|
|
|
Zinalrothorn 4.221 m. |
|
|
|
|
|