Si parte da PILA (che si raggiunge da AOSTA salendo da Charvensod) e si arriva al lago di CHAMOLE' usufruendo dell' omonima seggiovia o a piedi risalendo il sentiero che taglia tra bosco e pista da sci.
Dal lago risalire il pendio con una lunga diagonale che immette in un irto tratto erboso che con numerose svolte porta al colle di Chamolé mt. 2.641.
Scendere nel versante opposto nel sentierino che taglia fra le rocce e scende nel vasto pianoro dove nei pressi del lago sorge il rifugio Arbole mt. 2.510
Si prosegue sulla destra del torrente e prima del fondo del vallone di Arbole si sale a sinistra, passati altri piccoli torrentelli ci si inerpica a destra su un irto pendio erboso (ometti) per giungere in una zona detritica di saliscendi sino al lago Gelato mt. 2.956.
Costeggiato il lago si risale la pietraia, spesso ricoperta da nevai, per poi inoltrarsi in un ampio valloncello alla base del colle dei 3 Cappuccini, che si raggiunge con un faticoso e ripido sentiero tra sfasciumi e pietre sino a 3 denti rocciosi (mt.3.241).
Attaccare la cresta Sud dell' Emilius su facili rocce e pietrame, poi quando l'inclinazione aumenta, superare i grossi massi con facile arrampicata. Passare un tratto roccioso e una caratteristica grotta e infine raggiungere agevolmente la cima ove è posta una croce di ferro mt. 3.559
Stupendo il panorama su tutte le cime della regione, l' Emilius è uno dei più bei belvedere della Valle.
Discesa: lungo l'itinerario di salita
Note: lunga e bellissima ascensione tra laghi, prati e tante rocce, prestare attenzione alla cresta sopratutto in discesa, se resa viscida dalla pioggia puo' essere molto pericolosa.
Si puo' dividere in 2 giorni la salita dormendo al Rif. Arbole.
Relazione di: Erik Rosazza |