Una breve, ma panoramica salita, tranquillamente effettuabile per i
villeggianti di Valtournenche, è quella che conduce alla Punta Falinère (mt.
2.763).
Con l'auto si raggiunge il piazzale sottostante l'incantevole conca di
Cheneil, qualche chilometro di distanza da Valtournenche, prendendo il bivio
che dal paese, si stacca a destra all'altezza della frazione Evette sulla
strada che porta a Cervinia.
Lasciata l'auto sul piazzale (mt. 2.020) si sale al
borgo di Cheneil.
Due possibilità, prendendo a sinistra una ripidissima
sterrata che porta alla cappelletta Notre Dame de La Guérison (2.100 mt.) appena
sopra l'abitato, oppure tenendosi a destra sul bellissimo sentiero,
attraversando il pontino sul torrente Cheneil reso tale da un importante intervento di manutenzione che lo ha ripulito, allargato e gradinato a tratti.
Giunti a Cheneil dove le auto ancora oggi non possono arrivare, nei pressi dell'
albergo Ristorante Panorama al Bich una serie di paline segnaletiche indicano i vari percorsi.
Tralasciando quello che attraverso il Colletto di Cheneil porta
a Chamois (mt. 1.815), altra rara oasi priva di traffico veicolare, si segue il sentiero che porta nel severo Vallone del Gran Tournalin.
Dopo un breve cammino
si arriva a un bivio (quota 2.250 mt.), tenendo la destra si imbocca il sentiero
che conduce al Santuario di Clavalité (palina segnaletica).
Pochi metri in
falsopiano e si riprende a salire sino al Colle di Fontana Fredda (mt. 2.472),
sullo spartiacque tra le conche di Cheneil e Chamois, dove arriva una seggiovia proveniente dal Lago di Lod (mt. 2.200) sopra Chamois, impianto in funzione anche
nel periodo estivo.
Ancora un brevissimo tratto ed ecco il Santuario Clavalité
(mt. 2.530) sull'ampia cresta che conduce al Colle di Nana (mt. 2.775), edificato nel 1970 e dedicato a San Domenico Savio.
Superato il Santuario, quasi
immediatamente, si lascia il sentiero per il Colle di Nana seguendo una traccia
che si stacca a sinistra, segno giallo su pietra.
La Punta Falinère è ben
visibile e il sentiero è ben indicato da ometti.
Gradatamente la pendenza
aumenta sino al tratto conclusivo sotto le roccette della cima che si aggirano
a Sud senza difficoltà prima di toccare la vetta siglata da una croce.
Dalla
punta vista splendida soprattutto sulla Dent d'Hérens (mt. 4.171) e sulle cime
circostanti decisamente più blasonate:
Grand Tournalin (mt. 3.379), Monte
Roisetta (mt. 3.334), Becca d'Aran (mt. 2.950), che catalizzano l'attenzione degli
escursionisti a discapito dello stesso Falinère.
Per questa ragione si tratta
di una salita solitaria e una volta in vetta si possono apprezzare i luoghi e i silenzi.
Tempo di salita che può essere davvero contenuto, questo percorso sono
solito farlo come allenamento prima di affrontare un 4.000, in 1' h e 20' si
copre l'intero percorso dal piazzale sottostante Cheneil alla punta.
Con passo
escursionistico e tranquillo ascensione espletabile in 2h' e 10'.
Per la
discesa si segue la via di salita sino al Colle di Fontana Fredda, dove si può
optare per il ritorno a Cheneil seguendo l'itinerario dell'andata oppure, tenendosi a sinistra, raggiungendo la Punta di Fontana Fredda (mt. 2.513) dalla
quale si rientra a Cheneil perdendo quota sino ai primi larici e attraverso il
bosco.
Relazione e fotografie di: Stefano Sciandra |