|
|
|
|
Difficoltà: E+
Dislivello in salita: mt. 875
Dislivello in discesa: mt. 914
Durata: circa 8 ore |
|
|
|
|
fioriture sullo sfondo il monte Bertrand e la cima Missun |
|
|
|
|
alba dal rifugio Mongioie |
|
|
|
Itinerario che completa il Trekking, con la T maiuscola, ideato dall'alpinista Lorenzo Gariano, l'uomo delle Seven Summits, ovvero le vette più alte di tutti i continenti).
Un Trekking che in ossequio a colui che lo ha disegnato tocca sette cime, tra le più alte delle Alpi Liguri.
Dopo la prima tappa, già illustrata in idoneo paragrafo, durissima con Mongioie (mt. 2.640), Cima delle Saline (mt. 2.612) e Punta Marguareis (mt. 2.651), si sosta al Rifugio Don Barbera (mt. 2.078) nei pressi del Colle dei Signori (mt. 2.112) e dopo una notte di riposo si riparte per affrontare quattro vette in rapida successione. |
|
|
|
|
in vetta al monte Mongioie |
|
|
|
Rispetto alla prima giornata percorso che cambia.
Meno impegnativo sia per il terreno, sia per i dislivelli, ma chilometraggio che resta elevato.
Panorama splendido, se le condizioni meteo lo permettono, in quanto la zona è spesso al centro di nebbie molto fitte, soprattutto nel periodo estivo, essendo al centro di un triangolo tra Liguria, Piemonte e Francia.
Lasciato il Rifugio Don Barbera si inizia a salire con pendenza moderata per prendere un bellissimo sentiero alpino che regala un colpo d'occhio importante ad ampio respiro. |
|
|
|
|
stelle alpine |
|
|
|
Tra sali e scendi si arriva al Colle delle Selle Vecchie (mt. 2.097), quindi si riprende a salire in un bel bosco e infine si giunge sulla vetta del Monte Bertrand (mt. 2.482).
Dal Bertrand si può ridiscendere attraverso percorso piuttosto insidioso, o in alternativa, riguadagnare il sentiero più in basso e più comodo.
Si continua a camminare in discesa, si oltrepassa la targa ricordo di Gian Piero Rosso, scia-alpinista scomparso a causa di un incidente nell'inverno scorso proprio sul Bertrand e si raggiunge il Colle della Rossa (mt. 2.179) |
|
|
|
|
in cresta al monte Mongioie |
|
|
|
Si prosegue sino ad arrivare alla deviazione che in breve conduce sulla seconda asperità di giornata, la Cima Missun (mt. 2.356). Scesi dal Missun, su sentiero dapprima pianeggiante, quindi in discesa si arriva al Passo Tanarello (mt. 2.042) per risalire in direzione del Saccarello (mt. 2.200) dove è posizionata una bella statua del Redentore.
Nuovamente leggera discesa, si tocca il Rifugio Sanremo (mt. 2.054) e dopo un lungo tratto,oltrepassato il Passo Garlenda (mt. 2.016) si giunge al bivio per l'ultima vetta di giornata il Monte Frontè (mt. 2.152). |
|
|
|
|
in cima alle saline |
|
|
|
|
in vetta alla cima Missun |
|
|
|
Scendendo dal Frontè si percorre un tratto a ritroso sulla via di andata sino a tornare al Passo Garlenda (mt. 2.016) per affrontare la discesa verso Monesi (mt. 1.386) punto di arrivo. |
|
|
|
|
il gruppo in vetta al Marguareis |
|
|
|
Rispetto alla tappa durissima (per dislivello e lunghezza, 21 chilometri) del primo giorno con Mongioie, Saline e Marguareis, percorso decisamente meno impegnativo ma non da sottovalutare per la lunghezza (circa 18 chilometri) e per la stanchezza accumulata nelle 24 ore precedenti.
Inoltre incidono notevolmente le condizioni meteorologiche.
Nel nostro caso percorso battuto da raffiche di vento fortissimo (anche sui 100/h), nebbia e pioggia torrenziale nella parte conclusiva.
Download del comunicato stampa dell'escursione:
Relazione di: Stefano Sciandra
Fotografie di: Carlo Malinverni |
|
|
|
|
in cima al Pian Ballaur |
|
|
|
|
in vetta al monte Bertrand |
|
|
|
|
sullo sfondo la cima Missun |
|
|
|
|
dal rifugio Don Barbera |
|
|
|
|
Pian Rosso e rifugio Mongioie |
|
|
|
|
il percorso verso il Saccarello |
|
|
|
|
|
|
|