Becca France mt. 2.312
(da Thouraz)
     
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Grivola e Gran Nomenon salendo verso la Becca France
     

Difficoltà: E
Quota di partenza da Thouraz: mt. 1.600
Quota di vetta: mt. 2.312
Dislivello: mt. 712
Tempo di salita: 2 h

     
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paline segnaletiche al bivio dalla sterrata del Mont Fallère
     
Piacevole escursione sopra ad Aosta.
La Becca France offre un ben colpo d'occhio, oltre che sul capoluogo, su diverse cime importanti della Valle d'Aosta, in primis Grivola, Gran Nomenon, quindi Becca di Nona, Emilius, Rutor, sino a intravedere il massiccio del Monte Rosa, oltre a Mont Fallère e Punta Chaligne.
Inizialmente la nostra meta era la Punta Chaligne (mt. 2.608), ma, e qui apro una doverosa parentesi, la pessima segnaletica ha finito con l'impedirci la salita, inconveniente poi riscontrato da altri escursionisti di giornata.
Nessun problema nel raggiungere la località di partenza Thouraz (mt. 1.600) al di sopra di Ville sur Sarre, a meno di mezz'ora da Sarre, bivio dopo un semaforo sulla strada per Courmayeur nei pressi di un vivaio e poi chiara segnaletica stradale.
Giunti a Thouraz, oltrepassato un ranch con cavalli la strada asfaltata finisce (si parcheggia) e prosegue con un una sterrata affrontabile con mezzo fuoristrada o 4x4.
Qui cominciano i problemi.
Una serie di paline segnaletiche, in apparenza chiare, indicano tempi e numeri dei sentieri per il Mont Fallère, l'omonimo lago, la Punta Chaligne, la Becca France.
Purtroppo dopo un breve tratto vi è una deviazione, sempre sterrata, sulla destra priva di qualunque indicazione o bollo giallo per cui si prosegue dritto sullo sterrato di partenza che presenta frecce gialle.
A complicare ulteriormente le cose, dopo un altro tratto, un'altra serie di paline segnaletiche che indicano nuovamente la Punta Chaligne consigliando di continuare dritto e con tempo di percorrenza scalato di 10', fatto che rassicura l'escursionista ancora ignaro che quella sarà l'ultima segnalazione in proposito.
Si camminerà infatti, lungo la noiosissima sterrata per un'ora e trenta senza lo straccio di un'indicazione cominciando a sospettare di essere fuori percorso, almeno per la Chaligne che poi appare di fronte ma decisamente fuori mano logisticamente al senso di marcia.
Da conciliabolo con altri escursionisti emergerà, molto più tardi che in realtà occorreva girare immediatamente a destra all'inizio della sterrata a Thouraz, percorrere il ramo sterrato (descritto poc'anzi) da cui, dopo pochi minuti, una deviazione sulla sinistra porta a un sentiero, con numerazione del tutto diversa da quello delle paline segnaletiche, e che, addentrandosi in un fitto bosco porta, presumibilmente, sulla cresta della Chaligne.
     
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il Mont Fallère dalla Becca France
     
Insomma sarebbe opportuno una regolamentazione per questa cima che eviti di percorrere chilometri e chilometri a vuoto. Avendo camminato ormai per circa 5 chilometri sulla sterrata in direzione del Mont Fallère giunti a un bivio, questo finalmente siglato da paline segnaletiche, decidiamo di seguire l'indicazione per la Becca France per completare con una gita la giornata. Questa cima evoca un triste ricordo.
Il distacco di una frana avvenuto il 6 luglio 1564 alle 6 del mattino, provocò la distruzione di Thora che sorgeva nell'incisione del torrente Clusellaz su un pianoro del versante sinistro orografico opposto a quello di provenienza della frana, nella località oggi chiamata Goille Épeissa.
     
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Barbara e Stefano in vetta alla Becca France
     
Diverse le vittime coinvolte nella catastrofe.
Controversa fu la stima numerica delle vittime stesse (500 o 120?), sebbene ci sia accordo sul fatto che a Thora vivesse almeno un quarto degli abitanti di Sarre.
Si narra che al disastro scampò una sola famiglia.
In ogni caso, quell'evento franoso della Becca France sopra Sarre costituisce la più grande catastrofe naturale nota che abbia colpito la Valle d'Aosta.
Successivamente il villaggio fu ricostruito più ad est, sul versante opposto della montagna a circa 1.600 metri di quota, in un luogo ritenuto più sicuro e prese il nome attuale di Thouraz.
Tornando al percorso, dopo il bivio tracciato evidente su buon sentiero con moderata pendenza che porta in poco meno di mezz'ora a sbucare in cresta.
Si volta a sinistra e in pochi minuti si raggiunge la bella croce di vetta, da cui, oltre ad ammirare uno splendido panorama è possibile constatare il colossale taglio della montagna formatosi circa quattrocentocinquanta anni or sono a seguito della drammatica frana.
Ritorno a Thouaz agevole, in circa un'ora e trenta, per stessa la via percorsa in salita.

Relazione e fotografie di: Stefano Sciandra
     
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la Grivola dalla vetta della Becca France

     
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Stefano Sciandra in vetta alla Becca France