COLLE DELLA ROSSA 3.193 mt. - VALLE DI COGNE -
Quota di partenza: 1.499 mt. Quota di vetta: 3.192 mt. Dislivello complessivo: 1.693 mt. Sentiero n° 25 Difficoltà: EE Esposizione prevalente: sud - est Località di partenza: Cretaz (Cogne, AO) Punti d'appoggio: alpeggi vari
Una settimana dopo Stefano, Fabrizio e Luca ripercorriamo in parte, con Fulvio, il loro itinerario andando però verso il colle della Rossa. Neve dura (in parte trasformata e in parte placche da vento portanti) abbastanza ben sciabile nella parte alta, fino al rifugio Sella, poi crosta e neve molle fino al ponte sul Loson da dove si scende con gli sci nello zaino. Giornata molto fredda!
Da Valnontey si sale al rifugio Sella per l'ampia mulattiera, prima in pineta, poi fra ampi pascoli, sempre costeggiando l'impetuoso torrente, lasciando a sinistra l'Alpe Lauson, e quindi con una salita finale si giunge al Rifugio Vittorio Sella, posto in una conca erbosa. Dal Rifugio si prende il sentiero al centro della valletta (scorciatoia) che si ricongiunge poco sopra al comodo sentiero per Col Lauson.
Giunti in prossimità di un ponticello di legno prendere il sentiero più stretto a destra. Questi sale prima ripido, poi con ampie svolte fin sotto il Colle della Rossa, 3.195 mt. che raggiunge con erte pendenze su terriccio instabile. Dal colle scendere leggermente sotto la parete della Punta Rossa, superare parecchie lingue di neve e puntare su esile traccia su sfasciumi ad una visibile spalla, che non è ancora il crestone, ma dà accesso al versante opposto della montagna. Da qui salire a sinistra sempre su traccia negli sfasciumi fino a guadagnare il pendio nord-est della montagna. Risalirlo o su neve o su sfasciumi in base all'innevamento mantenendosi a ridosso del filo di cresta o costeggiando dall'alto il vasto e tormentato ghiacciaio del Trajo, che in alcuni punti lambisce quasi la cresta.
Raggiungere la cresta, da percorrere con precauzione se innevata, superare varie anticime e per una facile dorsale percorrere l'ultimo tratto fino alla vetta Fotografie di: Alessandro Ceccon