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Rifugio Gnifetti m. 3.647 e Col Vincent m. 4.000
- VALLE DI GRESSONEY - |
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Località di partenza: Gressoney la Trinitè
Quota di partenza: 1.630 m.
Quota di arrivo: 3.647 m. e 4.000 m.
Dislivello: 2.370 m. (1.052 m. dal Passo dei Salati)
Posizione: il rifugio è situato sul costone roccioso che separa il ghiacciaio del Garstelet da quello del Lys,
sul versante meridionale del Monte Rosa
Difficoltà: A
Ore: 30 minuti dal rif. Mantova al rif. Gnifetti, 2 ore fino al Col Vincent
Periodo: luglio, agosto
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lo spettacolo mattutino dell'alba e delle nuvole |
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il Rifugio Gnifetti con la Piramide Vincent |
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il Rifugio Gnifetti |
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Il rifugio Gnifetti si trova poco più sopra il rif. Città di Mantova, su di un costone roccioso che separa due ghiacciai
del Monte Rosa, quello del Garstelet e quello Lys.
L'ambiente e la posizione sono incredibili; il Rosa è certamente una delle più belle montagne del mondo.
La quota, i passaggi su roccia e su ghiacciaio rendono possibile l'escursione non solo ai più allenati ma anche
a coloro che sanno muoversi agevolmente su questo tipo di percorsi, classificati già alpinistici. |
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il tormentato ghiacciaio del Lys |
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sul ghiacciaio Garstelet, verso il rif. Gnifetti |
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l'esile traccia sul Garstelet |
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I pericoli derivati dall'attraversamento di un ghiacciaio infatti non sono mai da sottovalutare.
Altra condizione fondamentale per muoversi a queste quote è la presenza di un cielo sereno.
L'itinerario per raggiungere il rifugio Gnifetti coincide con quello per arrivare al rifugio Città di Mantova.
Da Gressoney la Trinitè si può salire in cabinovia fino al Passo dei Salati e quindi in funivia o a piedi fino
alla Punta Indren dalla quale calzati i ramponi si attraversa prima il ghiacciaio d'Indren e poi con due percorsi, uno
a sinistra più facile e uno a destra per ferrata, si raggiunge il rifugio Mantova. |
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la scala a pioli che sale al rifugio Gnifetti |
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il ghiaccio del Lys con la sua sorgente |
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l'entrata del Rifugio Gnifetti |
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Da qui si risale qualche roccetta fino a portarsi all'attacco del ghiacciaio del Garstelet; la traccia o le tracce che
conducono al Gnifetti sono sempre ben evidenti e non si può sbagliare.
Questo tratto su ghiacciaio non presenta difficoltà particolari. Si percorre sempre un esile traccia un po' esposta
verso la fine ma non vi sono crepacci o pericoli di sorta.
Terminato il ghiacciaio si arriva alla base delle rocce dove sorge il rifugio, rocce da superare tramite una scaletta a
pioli anch'essa un po' esposta.
Vi sono due vie di salita, io consiglio di stare sulla sinistra dove i pioli metallici sono più numerosi e meglio disposti. |
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il ghiaccio del Lys di pomeriggio |
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salendo per il Garstelet |
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oltrepassando il rifugio Gnifetti sul ghiacciaio |
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Usciti da questo tratto 5 minuti di sentiero portano al rifugio.
La vista è assolutamente magnifica su tutta la valle di Gressoney e in lontananza sul Monte Bianco e le Alpe Graie.
Inoltre sotto la incombente Piramide Vincent lo sguardo non può non soffermarsi sul ghiacciaio del Lys, sul Castore
e in parte sui Lyskamm. |
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sul ghiacciaio verso il Col Vincent |
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lo spettacolo del ghiacciaio la mattina |
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Il Col Vincent è il punto di partenza ideale per affrontare tutte le principali cime del Rosa.
E' un pianoro di ghiaccio dal quale partono tutte le principali tracce. Piramide Vincent, Zummstein, bivacco
Giordano, Lyskamm, Polluce, Castore, Margherita e molte altre salite si possono affrontare partendo da qui.
Per raggiungere il Col Vincent, quota 4000, dal retro del Gnifetti si può scendere direttamente su ghiacciaio e da qui ricongiungersi alla traccia che sale dal rifugio Mantova. Se possibile sconsiglio un po' questo percorso a causa dei numerosi crepacci.
Molto meglio salire direttamente dal rifugio Mantova imboccando la traccia sulla destra che risale il Garstelet
(a sinistra si va come detto al Gnifetti) fino a portarsi su di un pianoro all'altezza dello stesso rifugio Gnifetti. |
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Sara in salita sul ghiacciaio |
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crepacci, ai margini della traccia |
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Questa zona è assolutamente sicura e priva di crepacci e fin qui nemmeno troppo faticosa.
Superato questo tratto la traccia sale con maggiore pendenza verso il Col Vincent e qui i pericoli diventano maggiori.
Nulla di impossibile ovviamente ma i numerosi crepacci che attraversano la via impongono massima attenzione.
A seconda dell'innevamento può essere richiesto di muoversi rapidamente in alcuni punti, saltanto qua e la
alcune spaccature.
Impressionanti invece le voragini che si aprono ai margini della traccia dalle quali però ci si tiene sempre a debita distanza.
Queste spaccature sono presenti fin poco sotto al Col Vincent ma una volta raggiunta la meta i pericoli finiscono e
almeno in questa zona anche il dislivello. La salita è sicuramente faticosa per via della quota e dell'ambiente severo,
tuttavia ho trovato che l'andatura moderata alla quale si sale dovuta all' attenzione che si pone per i vari crepaccetti,
aiuta a superare il dislivello agevolmente. |
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manca poco a quota 4.000 |
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poco sotto al Col Vincent |
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Per fare un esempio mi sono stancato molto di più in alcune escursioni su determinate pendenze rispetto a questo tratto.
Dopo una breve sosta si può ripartire verso una delle cime più imponenti del Rosa o tornare a valle seguendo
lo stesso percorso.
Guardando in lontananza non crederemo ai nostri occhi dove siamo; buona parte delle Alpi si estendono sotto di
noi per chilometri, il Monte Bianco e perfino il Monviso da qui sono magnifici.
Addirittura all'orizzonte non appare la classica linea ma una curva a ricordare la sfericità del pianeta. |
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il Balmenhorn col bivacco Giordano |
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al Col Vincent col Balmenhorn e il Corno Nero |
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il Lyskamm |
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la Piramide Vincent |
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Discesa: per l’itinerario di salita seguendo il sentiero che parte dal rifugio fino alla funivia d’Indren
Note: alpinismo d'alta quota in ambiente severo e magnifico, da ripetere più volte per scoprire tutte le meraviglie del Rosa.
Salite e percorsi riservati a chi ha già esperienza a muoversi in questi ambienti, oltre al materiale tecnico (corda, piccozza e ramponi) è fondamentale essere almeno in due per legarsi in cordata nei tratti più insidiosi.
Ringrazio Sara per il prezioso aiuto durante la salita.
Relazione e fotografie di: Daniele Repossi
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al Col Vincent |
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panorama di alta quota |
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la vista a 180° sulle Alpi e sul Monte Bianco |
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discesa verso il Gnifetti col Monviso sullo sfondo |
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camosci al Passo dei Salati |
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cucciolo di camoscio al Passo dei Salati |
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