PUNTA CIAN - CRESTA EST - VIA REY m. 3.320
- VALTOURNENCHE -
 
 
Quota di partenza: 1.890 m.
Quota di vetta: 3.320 m.
Dislivello complessivo: 1.430 m.
Difficoltà: AD (max IV grado)
Esposizione prevalente: varie
Località di partenza: Chantorné (Torgnon, AO)
Punti d'appoggio: Bivacco Rivolta al Col de Fort m. 2.906
     
punta cian cresta rey   punta cian cresta rey
la Punta Cian durante l'avvicinamento al mattino   il Bivacco Rivolta, al col de Fort, punto di attacco della via
     
punta cian cresta rey   punta cian cresta rey
primo salto   passaggio esposto sul filo
     
Dall’autostrada TO-AO uscire al casello di Châtillon, risalire la Valtournenche fino ad Antey St. André dove si svolta a
sinistra per Torgnon.
Superare il capoluogo Mongnod quindi proseguire verso le piste da sci fino a quando si trova la strada d’accesso alla
frazione Chaté.
Da Chaté (1.682 m) s’imbocca il sentiero che sale verso nord fino all’alpeggio di Châtelard (1.891m), qui si incontra la
strada poderale che porta a Cignana; la si segue fino alla palude di Loditor (1.900 m), s’imbocca il sentiero che sale nel
bosco di larici fino ai ruderi dell’antico ospizio di Château, si raggiunge cosi un’altra strada sterrata che si segue fino al suo termine dove si imbocca il sentiero che salendo per pendii erbosi conduce all’alpeggio Grand Drayere (2.350 m).
     
punta cian cresta rey   punta cian cresta rey
traversino...   per raggiungere le placche rey
     
Si sale a destra delle baite fino ad un ripiano che si abbandona ben presto per salire un tratto ripido che porta ad un pendio detritico.
Salire il pendio e in breve si raggiunge il bivacco Rivolta (2.900 m).
Secondo giorno: dal bivacco ci si porta al Col de Fort, si supera una placca per mezzo di una spaccatura, arrivati alla base
di una bastionata ci si sposta per alcuni metri sul versante Nord quindi si ritorna in cresta che si segue fedelmente fin
sopra il primo risalto (passaggi di II grado).
Si prosegue per un tratto pianeggiante e dopo aver aggirato sulla sinistra un gendarme si arriva alla base del secondo salto.
     
punta cian cresta rey   punta cian cresta rey
ultimi metri   ... e siamo in cima !!
     
Si sale una paretina, sulla cui sinistra vi è una piccola grotta di roccia bianca, fino allo spigolo della cresta (III °).
Aggirare lo spigolo e proseguire su una cengia in leggera salita sul versante nord.
A questo punto iniziano le placche Rey. Salire prima verticalmente, poi verso destra e infine attraversare a sinistra, girare
sul versante sud (esposto) e inoltrarsi in un ripido diedro-camino (camino Maquignaz) che conduce in cresta (III °).
Superando un tratto in leggero strapiombo (IV inf.) si raggiunge la spalla.
Proseguire per la cresta che si presenta aerea ma pianeggiante fino alla base del torrione sommatale. Senza difficoltà seguendo delle tracce su rocce rotte e superato un
camino (III °) si giunge in vetta, molto bello il panorama.
Discesa: lungo la via normale (cresta N-O) attrezzata con ancoraggi per calate in corda doppia da 20 metri.
Dalla vetta ci si sposta a sinistra e si imbocca il canalino che diagonalmente scende verso destra.
Da qui con tre doppie oppure arrampicando (II °) si raggiunge il colletto nevoso alla base del torrione sommitale, si aggira a
sinistra uno spuntone di roccia e si arriva al colle di Cian.
Si scende il ripido canale nevoso,al suo termine si attraversa verso destra il ghiacciaio della Roisetta fino al Col de Fort e
al bivacco Rivolta.
NOTE: via molto frequentata che offre una bella e divertente arrampicata su roccia solida specialmente nel tratto delle
placche Rey.
Il tratto delle placche ha ottimi punti di sosta (attrezzati con due chiodi) e all’ uscita del camino nel tratto di IV sono
presenti alcuni chiodi, se si scende in doppia è consigliabile portare alcuni cordini d’abbandono per eventualmente sostituire quelli vecchi che possono risultare logorati.

Relazione di: Rey Yuri
Fotografie di: Alessandro Ceccon
     
punta cian cresta rey   punta cian cresta rey
sguardo verso il Dome de Cian   La punta vista dalla grande cengia detritica che si attraversa in discesa (alcuni nevai ancora presenti oggi non ci hanno dato fastidio… anzi!)