PARETONE DEL FER
- DONNAS -
     
paretone del fer
     
 
     
sorpasso a sinistra
dopo circa mezz'ora di cammino, su di un sentiero tutto a gradini, si trova l'indicazione per il pilastro
     
sorpasso a sinistra
all'attacco c'è un'indicazione in vernice gialla alquanto sbiadita
     
sorpasso a sinistra
secondo tiro
     
sorpasso a sinistra
quarto tiro, con chiodatura non propriamente ascellare!
     
300 m, ED+, S2, 7a max, 6c obbl.

Salita questa mattina con Roberto la via più impegnativa delle tre che costituiscono il Trittico del Fer, sul paretone omonimo: Dolcefer, Sorpasso a sinistra, Superfer.
Queste vie sono state ideate e attrezzate, salendo dal basso, da Roberto Giovanetto, Gianni Predan, Roberto Sgubin, B. Fontanelli.
Le prime due (Dolcefer non l'ho ripetuta) presentano entrambe un'arrampicata elegante, tecnica e molto varia, a tratti abbastanza esigente. La chiodatura non è ascellare, per cui è necessario essere a proprio agio sul grado obbligatorio indicato.
La roccia è di ottima qualità, a tratti molto lavorata, ma ha necessitato un'opera di pulizia notevole, per liberarla dall'abbondante muschio.
Superfer risulta più impegnativa in ragione del 2° tiro, un 7a molto complesso, tecnico e fisico al tempo stesso, con alcuni passi obbligatori sul 6c, sui quali occorre concentrazione e un pizzico di determinazione.
L2, L3, L8 sono magnifiche. L7 lo diventerebbe se venisse estirpato qualche rovo di troppo (noi eravamo di corsa.).
Alcune note di contorno: Predan e Giovanetto sono due prolifici apritori di vie, che a partire dagli anni '90, spesso in compagnia di Manlio Motto, hanno prodotto un numero impressionante di nuove vie nell'arco alpino occidentale e non solo, quasi sempre dei veri capolavori.
Roberto Giovanetto, un amico con il quale ho avuto troppe poche volte occasione di arrampicare, è scomparso questa estate sul Bianco. A lui va un pensiero particolare.
Roberto Sgubin è a sua volta un appassionato apritore di vie, la cui specialità è quella di produrre da sé il materiale occorrente. Soste e placchette sono di sua realizzazione, sempre di ottima e affidabile fattura.
     
sorpasso a sinistra
quinto tiro, a mio parere il più impegnativo
     
sorpasso a sinistra
ottavo e ultimo tiro, delicato, per nulla banale
     
Esposizione a E-SE: in questo periodo la parete va al sole verso le 8.30 e vi rimane fin verso le 14 circa.

Materiale: 2 corde da 60 m, 13 rinvii (per il 2° tiro), consigliabile qualche friend medio (BD 0,5, 0,75, 1) per L7 e L8.

Avvicinamento: da Outrefer seguire il sentiero caratterizzato da una lunghissima gradinata che conduce a Pian, fino all'indicazione per il Pilastro Neri-Camilla (30' circa). Percorrere la traccia nel bosco (bolli gialli) prima in discesa, poi risalendo (breve corda fissa all'inizio), lasciando a sinistra la seconda indicazione per il Neri-Camilla. Si arriva in cima al pilastro stesso, si passa sotto al traliccio dell'alta tensione ben visibile dal basso, e ci si inoltra lungo una larga cengia nel vallone del Fer, in leggera discesa costeggiando la parete. Superfer si trova una ventina di m oltre al punto più basso della parete (1 h circa in tutto).

Discesa: doppie veloci lungo la via saltando soltanto la sesta e la terza sosta, non attrezzate per la calata.

12 novembre 2009

Difficoltà: 6c max
Lunghezza: 300 m

Era da tempo che volevo percorrere questa via sulla parete del Fer, che a detta di molti amici pareva essere molto bella e alquanto impegnativa . . . e le aspettative non sono state tradite!
La buona qualità della roccia, l'esposizione e il tipo di arrampicata, mai banale anche nei tiri più facili, ne fanno una via di soddisfazione. La chiodatura è sempre sicura ma piuttosto distanziata e i passi sono spesso obbligatori . . . Discesa in doppia comoda e veloce (6 doppie di cui due fuori via, come da relazione).
Oggi la meteo era splendida: giornata soleggiata e temperatura ideale per scalare. Noi abbiamo attaccato alle 9.30 circa salendo il primo tiro ancora in ombra, e tutto il resto della via sempre al sole (eccetto il penultimo tiro in un diedro infossato), fino alle 13.30 circa quando abbiamo raggiunto la sosta finale.
Accesso: La parete si raggiunge partendo da Outrefer (Donnas), seguendo il sentiero n.ro 5 per Pian Bosonin per circa mezz'ora fino all'indicazione per il Pilastro Neri Camilla, da dove, scavalcando la staccionata, si procede nel bosco di castagno seguendo i bolli gialli fino all'evidente pilone dell'ENEL (attenzione al bivio che scende verso valle) e da lì in breve all'attacco delle vie (un'ora abbondante in tutto).

Relazione e fotografie di: Rocco Perrone e Ceccon Alessandro

     
paretone del fer
 
parteone del fer
     
paretone del fer
 
paretone del fer