PARETE " Ferro da stiro " via "cuore di ferro"
- VAL BONDASCA / SVIZZERA - |
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Via, a carattere alpinistivo (max 6c) lunghezza 530 mt.
Esposizione: nord - est
Roccia buona: granito
Chiodatura: un tantino lunga. tre spit per tiro da 50 metri in placca
Avvicinamento dal rifugio 40 minuti, struttura ben evidente |
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In Val Bregaglia, a pochi passi dal confine con l'Italia, ma già in territorio elvetico si apre l'imbocco di una valle laterale
che lascia ben poco vedere di sé a chi passa frettolosamente diretto verso il Passo del Maloja.
Si tratta della piccola Val Bondasca il cui stretto ingresso si trova alle spalle del grazioso e silente paesino di Bondo.
Dal villaggio una strada sterrata entra nella valle e corre per alcuni chilometri ora sull'uno, ora sull'altro versante, fra fitte
abetaie e oscuri dirupi.
Poco prima del termine della carrozzabile, alzando distrattamente lo sguardo sulla destra ecco apparire una grande
montagna di roccia, dalle forme eleganti e, al tempo stesso, potenti.
È solo un primo assaggio di quello che improvvisamente si dischiude agli occhi di chi si voglia avventurare anche solo per
altri cinquecento metri, sul sentiero che inizia dove la strada finisce.
Superata la deviazione per il Rifugio Sasc Fourà, il tracciato porta alla verde osasi dell'Alpe Laret, da dove si può già ammirare
quanto ci circonda.
La piccola Val Bondasca appare, adesso, tutt'altro che insignificante, coronata com'è da tante incredibili montagne.
Ci troviamo nel cuore del massiccio Masino-Bregaglia, al cospetto di alcune delle più alte ed importanti pareti delle Alpi,
nel regno del granito. |
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Il primo terzo del lunghissimo spigolo Nord dei pizzi Gemelli, ben distinto dal resto della montagna e dalle forme assai
caratteristiche, è chiamato Ferro da stiro.
Sul suo docile crinale si sviluppa la via qui descritta, tracciata da H.Frei e J.Weiss nel 1935 e ormai divenuta una classica molto ripetuta.
Tutto questo a buon diritto, in quanto la roccia è sempre eccellente, ruvida e ricca di lame, mentre il panorama sull'imponente
e vicina parete Nord del Cengalo è davvero mozzafiato.
Nonostante la maggior parte delle cordate termini la salita ancor prima delle placche appoggiate finali, si consiglia di completare l'arrampicata raggiungendo la cuspide del "manico" del Ferro da Stiro con un paio di tiri schiodati ma ben proteggibili.
Fotografie di: Danilo Clerici (cavallopazzo) e Marko Cozzi |
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