Magnifica cascata che non tutti gli anni si consolida.
Per l'avvicinamento conviene lasciare la macchina nei paraggi della frazione Glacier.
La cascata è quella appena alla sinistra rispetto a quella di Vaud/Glacier e l'avvicinamento è identico a
quest'ultima: si sale a piedi lungo la briglia in cemento per poi risalire faticosamente il ripido pendio boscato
fino a portarsi ai piedi della cascata.
Bella cascata, gettonatissima quest'anno grazie alla sua localizzazione al riparo da pericoli di scariche di neve e dalle condizioni che si sono mantenute a lungo buone. Attenzione però: essa si presenta attualmente scollata dalla roccia nella sua
parte centrale e in presenza di rialzi termici potrebbe diventare pericolosa.
Data la conformazione essa tende infatti a crollare improvvisamente…
Oggi in compagnia di Emanuele abbiamo deciso di sacrificare qualche ora di sonno per cercare di attaccare per primi.
L''abbiamo fatta, arrivando all'attacco con il buio, verso le 7 del mattino.
Poco dopo le prime cordate sono giunte alla base della cascata. In tutto una ventina di persone si sono
impegnate dopo di noi. |
Le soste sono spittate sul versante destro idrografico.
L'esposizione è Est: quindi prende subito sole il mattino,
per poi tornare in ombra dalle ore centrali.
Discesa: in doppie sulla via
Avendo già salito la colata in passato abbiamo deciso di percorrere la variante al primo tiro che si svolge all'estrema
destra in un estetico diedro ghiacciato.
Proseguiamo lungo il pilastro a destra dell'asse della cascata per bei muri verticali e lavorati.
Infine dopo esserci calati alla sosta mediana decidiamo di percorrere il diedro-rampa all'estrema sinistra della colata.
Ancora un tiro meritevole e non banale.
Relazione e foto di: Rocco Perrone |