CASCATA COULOIR DU SOLEIL mt. 1.500
- VALLE DI COGNE - |
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il muro più bello della cascata |
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Quota base della cascata: 1.500 mt.
Sviluppo cascata: 150 mt.
Difficoltà: III 3 +
Esposizione: Sud-Ovest
Località di partenza: ultimo paravalanghe prima di Cogne |
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vapori surreali avvolgono il torrente per effetto delle basse temperature |
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Siamo quasi a Cogne, il termometro dell'auto di Luca segna -20°C
Abbiamo in mente di visitare nuovamente la sx idrografica della Valleille.
Passando sotto al Couloir du soleil, poco prima del capoluogo, esso ci appare però molto attraente.
E' una cascata che si riesce a salire di rado, vista l'esposizione in pieno sole e alla sua conformazione, appoggiato com'è su placche di roccia levigata. |
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il Couloir |
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Una breve marcia di avvicinamento ci conduce all'attacco del primo saltino, che si raccorda con un canale di neve al salto principale, un bel muro di una quarantina di metri in ghiaccio morbido e lavorato.
Il seguito è più appoggiato, ma si progredisce per lunghi tratti su ghiaccio di pochi centimetri di spessore, che richiede una certa delicatezza.
L'ambiente è molto solare, la solitudine totale, davvero merce rara in quel di Cogne.
Luca si diletta a scattare fotografie mentre salgo.
Un gipeto si sofferma per qualche istante a volteggiare a pochi metri sopra di noi.
Ancora un paio di saltini interessanti e lunghi tratti su ghiaccio sottile, ma appoggiato, ci portano al termine delle difficoltà. |
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il primo salto |
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ghiaccio morbido e lavorato |
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Terminiamo la giornata all'Ice-park di Lillaz, dove alcune linee, attualmente salibili in sicurezza solo in top rope, riservano qualche bel passaggio tecnico e atletico.
Itinerario: parcheggiare nei pressi dell'ultimo paravalanghe (Lexert) prima di Epinel.
Subito a monte di esso una rampa permette di salire sul pendio soprastante.
Risalire per un centinaio di metri, quindi raggiungere il letto del torrente che scende dal couloir.
Risalirlo per breve tratto, poi per facili pendii alla dx idrografica di esso raggiungere il primo salto.
Superarlo (20 mt., 70-75°), poi facilmente fino alla base del muro principale.
Superarlo con un bel tiro di circa 40 mt. (70-80°, 6-7 m a 90°).
Sosta su roccia a dx (un chiodo e un cordone su spuntone in loco, utile un Camalot 0,4).
Proseguire per altri tre lunghi tiri fino al termine delle difficoltà.
Si incontrano ancora due saltini interessanti. |
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quasi al termine de tiro |
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Luca sui pochi centimetri di ghiaccio all'uscita del salto principale |
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Materiale: un paio di chiodi da roccia e un paio di friends medio piccoli utili per le soste in caso di ghiaccio
insufficiente, portare 1-2 viti corte.
Discesa: a piedi sulla sx idrografica, per gineprai, aggirando un salto roccioso sulla sx scendendo, poi boschina e pietraia, fino a ricongiungersi alla traccia di salita poco sopra al paravalanghe.
Note: salita tecnicamente non difficile, ma da affrontare solo con clima freddo e manto nevoso assolutamente stabilizzato.
Relazione e fotografie di: Rocco Perrone e Luca Rota
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verso la parte superiore del Couloir |
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ancora qualche bel risalto |
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