RIFUGIO ALPE DI TIRES mt. 2.440
- CAMPITELLO DI FASSA TRENTINO ALTO ADIGE -

     
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la val Duron, poco oltre il rifugio Micheluzzi
     
alpe di tires
monumento presso una malga in Val Duron
     
Località di partenza: Campitello di Fassa (1.448 mt.)
Quota di partenza: 1.448 mt.
Quota di arrivo: 2.440 mt.
Dislivello: 992 mt.
Posizione: il rifugio sorge sull'omonima sella che separa il gruppo del Catinaccio dai Denti di Terrarossa;
qui si incrociano le vie che dallo Sciliar portano al Sassolungo e dall'Alpe di Siusi al Catinaccio
Difficoltà: E
Ore: 6 a/r
Periodo: mesi estivi
     
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la poderale percorsa...assieme agli yak
     
Numerosi sono i sentieri che portano al rifugio Alpe di Tires.
Lo si può raggiungere infatti dall'Alpe di Siusi, dai Bagni di Lavina Bianca, dal Gardeccia e da Campitello di Fassa.
La mia escursione parte proprio da quest'ultimo paesino.
Il percorso è quindi identico a quello già descritto fino a raggiungere il rifugio Micheluzzi (a piedi o con le navette).
Lasciato il rifugio ci si incammina su terreno pianeggiante per la lunghissima val Duron.
Prima su prati erbosi, poi su poderale, percorriamo questa valle un po' sperduta ma affascinante, stretta a sud dalle cime del Catinaccio d'Antermoia e a nord da quelle del Sassolungo.
     
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sotto le rocce del Catinaccio d'Antermoia
     
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al Passo Duron, l'Alpe di Siusi
     
Si superano le baita di Lino Brach (lasciando a sinistra la salita per il rifugio Antermoia), la malga Miravalle e
il Maso Stefin, fino a raggiungere il pianoro di Tal Pian.
Ovunque si estendono prati e pascoli, separati al centro della valle dal Rio Duron che scende dall'Alpe di Tires.
     
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il Sassopiatto visto dal Passo Duron
     
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verso il rifugio Alpe di Tires nell'ultimo tratto di percorso
     
Frequentemente da queste parti ci si imbatte negli yak che pascolano allegramente ai lati della nostra strada,
oltre a mucche, capre e cavalli.
La sterrata ora inizia un pò' a salire, tocca la malga Docoldaura, entra in un vallone e sale al Passo Duron.
L'ultimo tratto è su sentiero su prati, lasciando a destra la deviazione per il rifugio Sassopiatto.
Dal Passo Duron finalmente si ammira un bel panorama verso la val Duron, l'Alpe di Siusi e il gruppo del Sassolungo.
     
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arrivo al rifugio Alpe di Tires
     
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il Catinaccio d'Antermoia
     
Inizia ora l'ultimo tratto di salita fino al rifugio Alpe di Tires, una salita assolutamente priva di difficoltà ma
molto stancante essendo la pendenza veramente notevole.
Il percorso torna nuovamente su carrareccia direttamente sotto i magnifici Denti di Terrarossa e dopo un'ultimo
sforzo arriviamo finalmente all'Alpe di Tires dove sorge, proprio a fare da spartiacque
tra Catinaccio e Alpe di Siusi, l'omonimo rifugio.
     
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il Sassopiatto e il gruppo Sella visti dal rifugio
     
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I Denti di Terarossa
     
Quando le giornate sono belle anche qui si trova di solito parecchia gente. In gran parte salgono dall'Alpe di
Siusi in quanto il percorso è più breve (circa 2 ore) ma alcuni arrivano anche dal rifugio Bolzano,
sullo Sciliar, e dal Passo Principe passando dal Molignon.
Dal rifugio alcuni partono la difficile ferrata per i Denti di Terrarossa.
     
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....... con questo colore particolare.......
     
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il Sassopiatto e il Sassolungo subito dietro
     
Discesa: per la via di salita in val Duron o proseguendo in un percorso a tappe di più giorni verso l'Alpe
di Siusi o il Catinaccio in un giro ad anello
Note: escursione abbastanza lunga, adatta a tutti e priva di difficoltà in un meraviglioso scenario circondati
da questi gruppi delle Dolomiti.

Relazione e fotografie di: Daniele Repossi
     
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in discesa di pomeriggio
     
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ritorno al Passo Duron (la forcella Alpe di Tires coi denti di Terrarossa)