RIFUGI LOCATELLI ALLE TRE CIME 2.405 mt. PIAN DI CENGIA 2.538 mt. - TRENTINO ALTO ADIGE - |
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Cima Una, verso il rifugio Capanna di Fondovalle | ||
sotto la Cima Una | ||
Località di partenza: Campo Fiscalino, Val Fiscalina Quota di partenza: mt. 1.454 Quota di arrivo: mt. 2.538 Dislivello: mt. 1.084 Posizione: il rifugio Locatelli si trova sulla forcella di Toblin di fronte alle Tre Cime, mentre il rifugio Pian di Cengia è ubicato su una cresta rocciosa nei pressi della Forcella Pian di Cengia e del Passo Fiscalino Difficoltà: E Ore: 4.30 fino al rif Pian di Cengia, altre 2 circa scendendo dal rif. Comici-Zsigmondy Periodo: luglio, agosto, settembre |
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sul sentiero verso il rifugio Locatelli | ||
le Crode Fiscaline col M. Paterno a destra | ||
Uno dei gruppi montuosi più spettacolari e famosi non solo delle Dolomiti ma anche di tutto il mondo è quello delle Tre Cime di Lavaredo raggiunto d'estate da moltissimi escursionisti e alpinisti. Numerosissimi sono i sentieri che si snodano al loro interno ed esterno e ancora di più sono le vie su roccia che ogni anno mettono alla prova aspiranti rocciatori e alpinisti già collaudati. Nelle soleggiate giornate estive i sentieri brulicano di persone; escursionisti, famiglie coi bambini, gite scolastiche, scout, turisti internazionali alla ricerca di qualche bella foto da portare a casa, runners, bikers e chi più ne ha più ne metta. Dal pomeriggio-sera tutto cambia però. I sentieri si svuotano e a poco a poco torna la solitudie e il silenzio. |
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la Crode dal sentiero | ||
la Punta Sassovecchio dal sentiero | ||
Il Monte Paterno col sentiero sulla sinistra che sale al Pian di Cengia | ||
Il rifugio più famoso, nonché facilmente raggiungibile, è sicuramente il Locatelli alle Tre Cime. In un'altra relazione descrivo il percorso classico e più affollato che parte da Misurina, a mio avviso meno spettacolare dell'anello che propongo qui. Per raggiungere i due rifugi infatti consiglio di raggiungere con l'auto Sesto in Alto Adige e quindi Campo Fiscalino, nella stupenda Val Fiscalina ancora non rovinata dall'uomo sebbene non siano poche le auto che d'estate vi transitano. Qui si parcheggia e ci si incammina in uno degli anelli più spettacolari delle Tre Cime. |
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la scaletta nella roccia | ||
nella parte alta del sentiero con la Torre di Toblin | ||
nei pressi del rifugio, il Paterno con le Tre Cime | ||
Si arriva in circa 30 minuti di facile sterrato pianeggiante al rifugio Capanna di Fondovalle e poi si inizia a salire verso il Locatelli (circa 3 ore da qui). In un'altra oretta si raggiunge la cresta rocciosa dove sorge il rifugio Pian di Cengia per poi rientrare a Campo Fiscalino scendendo dalla parte opposta e passando dal rifugio Comici-Zsigmondy (per abbreviare il percorso). Sicuramente un trekking non proprio corto ma che con un po' di allenamento si fa tranquillamente in giornata, rientrando ben in tempo per cena. E il panorama ripaga sicuramente la fatica. |
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ed ecco il Rifugio Locatelli alle Tre Cime | ||
il laghetto del locatelli col Pian di Cengia, le Crode e a destra la Croda di Toni | ||
i laghetti con le Crode e il Pian di Cengia | ||
Dal parcheggio di Campo Fiscalino si percorre per circa mezz'oretta la strada sterrata che porta al culmine della val Fiscalina, alla Capanna Fondovalle. Si costeggiano prati e torrenti ammirando già la grandiosità delle cime che si hanno di fronte. In primo piano risalta la Cima Una e poco dietro la superba Croda dei Toni. Questo tratto è anche il più affollato in quanto sono in molti che fanno semplicemente una passeggiata per andare a mangiare un buon piatto alla Capanna o portare nel centro ricreativo della stessa i bambini più piccoli. Raggiunto il piccolo rifugio si lascia la massa di persone e ad un bivio si prende a destra per il sentiero che porta al rif. Locatelli (il sentiero che prosegue dritto porta direttamente al rifugio Comici-Zsigmondy). |
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le Tre Cime di Lavaredo | ||
le Tre Cime di Lavaredo e il rifugio Locatelli | ||
il rifugio Locatelli alle Tre Cime con il monte Paterno alle sue spalle | ||
E' sicuramente il tratto più faticoso e più lungo; 3 ore di salita con tratti abbastanza ripidi in mezzo alla bassa vegetazione e ai pini mughi. Il sentiero non presenta assolutamente alcuna difficoltà, è sempre ben segnato ed essendo unico non ci si può perdere. Si sale sempre a tornanti entrando man mano all'interno del gruppo delle Tre Cime e ammirando a sinistra la Cima Una prima e le Crode Fiscaline col M. Paterno poi. |
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il sentiero che porta al Pian di Cengia | ||
La Croda di S. Candido (sinistra) e il Lastron degli Scarperi | ||
la Torre di Toblin | ||
Le Tre Cime e la torre di Toblin appaiono solo all'ultimo, nei pressi del rifugio Locatelli. Alla destra invece si è sovrastati dalle rocce del Sassovecchio e dai suoi ghiaioni strapiombanti. Superato il tratto nella bassa vegetazione si sale una scaletta nella roccia e si esce in una zona più ampia e aperta dove il sentiero svolta ancora un po' a destra mostrando un panorama sempre più ricco. Difficilmente il vento non soffia in questi spazi ma col sole è veramente uno spettacolo qui! |
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lasciando il rifugio Locatelli con la Torre di Toblin a destra e il Sasso di Sesto al centro | ||
traversata del ghiaione | ||
il laghetto in parte gelato |
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Finalmente compaiono in successione le famosissime Tre Cime e la Torre di Toblin, il Paterno e tutto il gruppo del Pian di Cengia con alle spalle la Croda dei Toni. Pochi passi ancora e siamo al rifugio Locatelli dove sorgono anche due magnifici laghetti che fanno del posto una cartolina indimenticabile. Da qui si ammirano anche il gruppo del Cristallo e i Cadini di Misurina. A meno di arrivare molto presto la mattina, sconsiglio di entrare al rifugio dalle 11 in poi, talmente è affollato. Non si riesce nemmeno ad entrare per prendere una cartolina, non pensiamo poi a sederci e mangiare qualcosa… a meno di non perdere parecchio tempo. |
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il colore delle sfumature del lago | ||
il laghetto coi Tre Scarperi sullo sfondo | ||
siamo a circa metà del ghiaione | ||
in salita verso la forcella Pian di Cengia | ||
Il rifugio è vivibile d'estate la mattina presto e la sera, momenti in cui regna ancora un po' di tranquillità. Dopo numerose foto è ora di ripartire alla volta delle rocce che si stagliano di fronte a noi, le rocce del Pian di Cengia dove sorge l'omonimo rifugio! Il percorso qui è spettacolare e molto vario. Dal rifugio si scende su sentiero che passa sotto il Paterno e aggira grossi blocchi di pietra per poi proseguire a mezza costa sui ghiaioni del gruppo del Paterno stesso. In basso sotto di noi, molto in basso, vi è un piccolissimo laghetto per metà innevato anche d'estate. Questo passaggio è un po' aereo e spettacolare ma non si soffre mai di vertigini, il sentiero è sempre piuttosto largo. |
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l'ormai lontano rif. Locatelli (a destra la Torre di Toblin) | ||
i sentieri di salita (si vede anche il lontano sentiero che porta al locatelli) | ||
la Croda dei Toni | ||
passaggio aereo su assi | ||
Arrivati alla fine del tratto a mezza costa si affrontano circa 20 minuti di salita molto ripida fino alla forcella Pian di Cengia. L'ultimo tratto invece è quasi in piano con una breve discesa che porta sulla soglia del rifugio Pian di Cengia. Il passaggio più aereo avviene su assi infisse nella roccia che cadono a strapiombo; non vi sono protezioni però non se ne sente il bisogno visto che il tratto è veramente molto largo e non pericoloso. Il rifugio è più piccolo e meno affollato rispetto al Locatelli e per questo più accogliente. E' il più alto delle Dolomiti di Sesto e collega le Tre Cime di Lavaredo alla Croda dei Toni. Se poco più sotto il paesaggio era magnifico qui non ci sono parole. Il primo colpo d'occhio va alla Croda dei Toni che si innalza poco distante e a tutto il Pian di Cengia con la cima della Croda Fiscalina. Ovunque si trovano resti della prima guerra mondiale; lungo i sentieri e nei pressi del rifugio vi sono gallerie, trincee, fili spinati e resti di vecchie postazioni fisse. |
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sul tratto roccioso la Croda dei Toni | ||
arrivo al rifugio Pian di Cengia | ||
ricovero di guerra | ||
Dal rifugio per abbreviare il percorso si può scendere direttamente prendendo il sentiero che passa dal rifugio Comici-Zsigmondy. Se non si è troppo stanchi però suggerisco una piccola escursione extra alla cima della Croda Fiscalina. Non è poi molto distante dal rifugio, circa 30 minuti e non è difficile. Solo qualche passaggio un po' esposto ma su sentiero ben segnato e la salita finale su roccette dove ci si può aiutare con le mani. Per raggiungere la cima si parte direttamente dietro al rifugio Pian di Cengia e si sale su sentiero e roccette fino a raggiungere un bellissimo punto panoramico caratterizzato anch'esso dalla presenza di vecchie postazioni militari e trincee. |
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seguendo la trincea | ||
verso la Croda Fiscalina (si vede la croce) | ||
il gruppo dei Tre Scarperi | ||
Da qui si vede tutto il percorso fatto in giornata e appaiono il rifugio Locatelli coi suoi laghetti, la Toblin, gli Scarperi, il Paterno e ovviamente la Croda dei Toni sempre alle nostre spalle. Si prosegue su sentiero a mezza costa su prati e ghiaie (tratti un po' esposti) seguendo sempre i resti di una vecchia trincea. Si aggira una galleria (o la si attraversa se si è muniti di pila frontale) e ci si porta alla base della salita finale dove già da qui si può ben vedere la croce. Un ultimo sforzo e si è in cima: impressionante il vuoto sotto di noi, sembra proprio di volare. Si vede il parcheggio dove si è lasciata l'auto e tutta la valle Fiscalina, più di mille metri più in basso! Di fronte a noi vi è il meraviglioso gruppo dei Tre Scarperi e sulla destra l'orizzonte si estende sui monti della Carnia coi paesi di Moso e Sesto. Tornati alla base della salita, sulla sinistra si possono visitare le vecchie postazioni di guerra scavate nella roccia, con tanto di fessure dove faceva fuoco la mitragliatrice. In venti minuti si rientra al rifugio e da qui si scende al Comici e si rientra a Campo Fiscalino. |
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Daniele Repossi, l'autore di questa splendida escursione | ||
la Croda dei Toni vista dalla cima della Croda Fiscalina | ||
le Tre Cime | ||
la Croce di Vetta della Cima Una | ||
Sesto e la Carnia, dalla cima! | ||
dalla cima si vede il rif. Comici-Zsigmondy | ||
spettacolo con vista dall'alto | ||
Discesa: per l'itinerario di salita allungando di molto il percorso, oppure ad anello scendendo al rif. Comici dal Pian Relazione e fotografie di: Daniele Repossi |
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una vecchia postazione di guerra | ||
un'altra postazione di guerra | ||
in fase di discesa, con la piacevole compagnia | ||
l'inizio del sentiero di discesa al Comici dal rif. Pian di Cengia | ||
la Croda dei Toni nel tardo pomeriggio | ||
arrivo al Rifugio Comici | ||