RIFUGIO SENNES E COL DE LASTA mt. 2.248
- TRENTINO ALTO ADIGE DOLOMITI-
     
     
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la salita iniziale che porta nel Sennes
     
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la Furcia dei Fers
     
Località di partenza: parcheggio presso il rifugio Pederù
Quota di partenza: 1.548 mt.
Quota di arrivo: 2.248 mt.
Dislivello: 700 mt.
Posizione: nel parco naturale Fanes-Senes-Braies
Difficoltà: E
Ore: 4.30/5 h
Periodo: inverno
     
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il primo tratto della strada a tornanti
     
Il parco naturale del Fanes-Senes-Braies è una meta ideale per chi cammina con le ciaspole e numerose sono le
escursioni che si possono effettuare.
Vario, facile e spettacolare è l’anello che partendo dal rifugio Pederù (raggiungibile in auto) conduce al rifugio Sennes e al
Col de Lasta e rientra al punto di partenza toccando il rifugio Fodara Vedla.
Per accedere a questo bellissimo altopiano si percorre con l’auto la Val Badia fino a Longega e da qui si raggiunge il
paese di San Vigilio di Marebbe; da qui in 12 km si arriva al parcheggio del rifugio Pederù dove si calzano le ciaspole e ci si incammina sulla strada estiva a tornanti che alla sinistra della costruzione sale ripida fino ad un bivio a circa 1.870 mt.
     
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il sentiero che porta direttamente al rifugio Sennes
     
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Sant Antone dal sentiero
     
Lungo questo tratto si possono ammirare i monti del Fanes sul versante opposto e in particolare la Furcia dei Fers.
Sotto di noi si vede ancora il rifugio Pederù.
Al bivio si svolta a sinistra per il sentiero estivo che conduce direttamente al rifugio Sennes (a destra in 15 minuti si
arriva invece al rif. Fodara Vedla).
Il sentiero prima di giungere a destinazione si ricongiunge alla strada che sale dal Fodara; in ogni caso non si può sbagliare.
     
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verso il rifugio Sennes
     
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nel parco naturale
     
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i monti sopra il Fodare Vedla
     
Dopo una breve sosta si riparte verso il Col de Lasta che è la montagna che si innalza proprio sopra al rifugio.
Con poca neve dal sentiero di salita si può scorgere una piccola traccia che porta direttamente sulla cima senza toccare
il rifugio Sennes.
Quando sono andato io però il livello della neve era di quasi 2 mt. sui pendii e ho preferito salire seguendo le tracce
evidenti degli sciatori che sono scesi dal colle.
     
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il Sennes con la Croda Rossa a sinistra
 
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arrivo al Rifugio Sennes
 
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inizia la salita al Col de Lasta
 
Dal rifugio si sale a sinistra per un pendio abbastanza ripido (ma non impossibile) seguendo le tracce degli sci.
Si raggiunge una piccola sella e con un ultimo sforzo si è in cima.
La salita dal rifugio si effettua in 30-40 minuti comodi.
La vista è magnifica da qui.
Ai nostri piedi tutto l’altopiano del Senes-Braies col rifugio, a nord-ovest la Muntejela de Senes (Montesella di Sennes)
con una quantità impressionante di neve.
 
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la Muntejela de Sennes a sinistra piena di neve
 
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panorama della sella del Col de Lasta
 
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sguardo verso il Fodara, al centro il Sas della Para
 
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il lontano Rifugio Sennes
 
Più a est appare la Croda del Becco col sottostante rifugio Biella e la Croda Rossa.
Di fronte a noi verso sud-est si stagliano i monti del Fodara col Sas dla Para al centro mentre più a sud il Fanes
con le Conturines, l'altra parte del parco naturale.
 
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la Croda del Becco e a sinistra il Rifugio Biella
 
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la Croda del Becco
 
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in cima al Col de Lasta
 
Dalla cima si scende verso nord tenendo come riferimento frontale la Muntejela de Senes, seguendo altre evidenti
tracce di sci.
Dopo un brevissimo tratto ripido iniziale non vi sono più difficoltà fino al rifugio che si raggiunge proseguendo in
discesa verso est.
Si scende ancora per la strada di salita fino ad incontrare il bivio che a sinistra porta al rifugio Fodara Vedla.
 
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la cima oramai lontana del Col de Lasta
 
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la malga Munt de Senes ora chiusa
 

Volendo accorciare il giro si può proseguire dritti e scendere direttamente al Pederù per il percorso di andata.
Girando a sinistra invece dopo circa 2 km si arriva al pianoro del Fodara, chiuso fino a metà marzo.
Fa impressione vedere tutti i depositi per fieno e materiali ricoperti di neve e deserti.
La gente che sale quassù per una passeggiata non manca e la bellezza del posto vale sicuramente la piccola deviazione.
In circa un'ora, seguendo la mulattiera, si rientra al Pederù.

 
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rientro al rifugio Sennes
 
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salutando il col de Lasta dal rifugio
 
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l'altopiano del Fodara Vedla
     

Discesa: ad anello fino al rifugio Sennes, poi per l'itinerario di salita o con la piccola deviazione passando per il
rifugio Fodara Vedla
Note: escursione di media lunghezza senza difficoltà (due tratti un po' ripidi sul Col de Lasta) spettacolare dal punto di vista paesaggistico e per questo consigliatissima.

Relazione e fotografie di: Daniele Repossi

 
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il rifugio Fodara con la chiesetta