STORIA: costruito nel 1974 ricorda l'alpinista Renzo Rivolta
ASCENSIONI: Punta Tzan m. 3.320, Dome de Tzan m. 3.351, Punta Balanselmo m. 3.318, Becca di Salé m. 3.318
NOTE: il bivacco e' sito in posizione solitaria e selvaggia, in zona si trovano molti stambecchi.
In corrispondenza del ponte che supera il torrente di Torgnon, prendere il sentiero n° 8 per il bivacco Tzan.
Si segue a destra il sentiero principale che sale; attenzione a non lasciarsi confondere dalla traccia che sulla
sinistra si inoltra nel bosco.
Si passa vicino ad un vecchio alpeggio e al termine della salita si percorre un piccolo vallone vedendo in
lontananza, dall'altra parte della valle, un grande alpeggio.
Si passa a monte dell'alpeggio di Château e si prosegue lungo la strada sterrata che sale offrendo una
splendida vista sulla Punta Tsan.
Proseguire oltrepassando poco dopo l'inizio del sentiero che porta al bivacco Tzan.
Superare due ponti che attraversano dei ruscelli alimentati dalle acque di fusione.
Al bivio successivo si prende la traccia che sale sulla sinistra e che segue per un tratto la riva del torrentello,
si giunge poi alla piazzola dove finisce la strada e si imbocca il sentiero che si inoltra zigzagando tra gli arbusti.
Poco più avanti, all'incrocio che si trova in corrispondenza di un ruscello, si prosegue in salita fino ad arrivare all'alpeggio della Grande Drayère dove si interseca il percorso dell'Alta Via 1 che dal bivacco Tzan porta alla
finestra d'Ersa.
Salire il costone seguendo le indicazioni per il Col de Fort, dopo una decina di minuti di ripide curve si sbuca in un pianoro dal quale si vede sulla destra in lontananza la costruzione a semibotte del Bivacco Tzan.
Il sentiero inoltrandosi nella pietraia si fa a poco a poco meno definito mentre si aggiungono ai tratti di vernice
gialla gli ometti segnavia.
Si passa accanto ad un masso con riportato il segnavia (12) e si risale la valle
Ci si dirige sul fianco nord della valle e il sentiero si fa più ripido.
Si attraversa una cascatella, e si risale il pendio tra sassi e sfasciumi, si segue la cresta in direzione di un ometto
e poco dopo si arriva in vista del bivacco che si raggiunge dopo aver attraversato un piccolo nevaio che resiste
fino a tarda estate.
La discesa avviene sullo stesso tracciato dell'andata.
Fotografie di: montagneinvalledaosta
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