PIAN DELLA LASTA AL COL DI LANA mt. 1.835
- DOLOMITI TRENTINO ALTO ADIGE - |
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partenza da palla |
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Località di partenza: Palla, Pieve di Livinallongo
Quota di partenza: 1.676 mt.
Quota di arrivo: 1.835 mt.
Dislivello: 159 mt.
Posizione: poco sotto il Cappello di Napoleone al Col di Lana
Difficoltà: E
Ore: 3.30 a/r
Periodo: inverno |
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indicazioni per il percorso storico al col di lana |
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appena fuori dal bosco |
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Da Palla, piccolissimo abitato poco sopra Pieve di Livinallongo, parte un percorso storico che conduce sul Col di Lana,
consentendo di vedere le testimonianze della Prima Guerra Mondiale come trincee e casematte.
D'estate il percorso proposto è molto interessante arrivando inoltre su una cima simbolo degli scontri di quegli anni.
D'inverno le cose diventano più difficili e l'escursione, almeno nelle condizioni che ho affrontato io, si ferma al Pian
della Lasta o poco oltre.
Da Pieve di Livinallongo, raggiungibile con l'auto arrivando dal Passo Campolongo o da Alleghe, si sale per una stradina un po' stretta che sale agli abitati di Palla e Agai. |
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il sentiero da seguire |
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una radura nel bosco, continuando a tracciare..... |
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Proprio sotto il cartello del paesino di Palla si lascia l'auto (neve permettendo) e ci si incammina sulla sinistra prendendo per questo percorso storico del Col di Lana.
Con poca neve e una bella traccia in teoria non ci dovrebbero essere difficoltà a raggiungere anche la
cima del Col di Lana. |
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il rifugio alpino a Pian della Lasta |
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il rifugio alpino |
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sempre tracciando sul sentiero |
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Al mio arrivo invece la prima sorpresa; calzate le ciaspole scopro di dover tracciare lungo un manto di neve spesso
e immacolato, affondando fin sopra al ginocchio.
Il lavoro diventa molto faticoso ma una volta trovato il ritmo i movimenti diventano automatici. |
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a mezza costa sulle pendici del Col di Lana, ma ancora distanti da questo |
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l'immersione nella natura è totale |
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Si avanza piano ma l'esperienza è bellissima: in queste condizioni so di non poter raggiungere la cima (anche per
il pericolo valanghe), così mi propongo di avanzare il più possibile.
Ottimi panorami appaiono intanto nei brevi tratti fuori dal bosco.
Anche se il dislivello non è molto la fatica tracciando si fa sentire. |
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il Padon e più dietro la Marmolada |
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l'escursione è finita, alberi caduti sbarrano il percorso |
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tornando sui propi passi |
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La strada sale a tornanti nel bosco o almeno così sembra.
Ad ogni passo affondo nella neve e per farne un altro devo prima liberare la gamba quasi sommersa per portarla avanti.
E' un'esperienza che mi affascina, cammino dove ancora non è passato nessuno se non qualche ungulato in cerca di cibo. L'immersione nella natura è totale e il silenzio quasi irreale. |
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la neve è veramente tanta, ma ora una traccia c'è.... |
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panorama verso il Civetta, nel pomeriggio |
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Si sentono solo i rumori dei rami che si spezzano per il peso della neve e qualche uccellino cantare.
Dopo qualche tornante si arriva al Pian della Lasta dove sorge anche un vecchio rifugio ora chiuso, il rifugio Alpino.
Proseguendo oltre il sentiero si restringe molto e conduce a mezza costa verso il Cappello di Napoleone.
Ancora qualche passo e un'altra sorpresa mi attende.
Scopro di non poter più proseguire a causa di diversi alberi caduti che con l'accumulo di neve formano una
muraglia invalicabile, almeno con le sole ciaspole.
Si torna alla base quindi, non prima di aver scattato qualche foto al paesaggio e alla natura comunque interessanti.
Almeno per il ritorno una traccia da seguire c'è e la fatica viene meno. |
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il lago di Allegne col Civetta coperto di nubi |
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Discesa: l'unica possibile è per la via di salita. Se il percorso è libero si può rientrare dal Cappello di Napoleone
direttamente per l'abitato di Agai.
Con tanta neve, tracciare diventa un'esperienza.
Note: escursione non lunga ma variabile a seconda delle condizioni che si incontrano dalle quali dipendono
lunghezza e difficoltà. Attenzione al pericolo valanghe.
Relazione e fotografie di: Daniele Repossi |
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il Monte Pore con la cima innevata |
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