MONTE EMILIUS mt. 3.557 - giro dei 4 colli -
Col Chasèche 2.815 mt. / Vallone di Arpisson 2.480 mt. / Col Garin 2.813 mt.
Vallone di Arbolle 2.680 mt. / Colle dei 3 Capuccini 3.222 mt. /
Mont Emilius 3.557 mt. / Pianori di Abolle 2.500 mt. / Col Chamolé 2.641 mt.

     
carta geografica 
     
monte emlius   monte emlius
panorama alla partenza   Col Tsa Sèche
     
Quota di partenza: 1.800 mt.
Quota di vetta: 3.559 mt.
Dislivello complessivo: 1.900 mt.
Difficoltà: BSA
Esposizione prevalente in discesa: tutte
Località di partenza: Pila (Gressan, AO)
Punti di appoggio: Rifugio d'Arbolle
     
monte emlius   monte emlius
nel Vallone di Arpisson   Bivacco Nebbia sotto la punta Garin, poco prima del col Garin
     

Partiti da Pila siamo risaliti lungo la pista da sci de La Nouva fino all’altezza del bar e da qui deviato a dx. lungo la poderale arrivando, successivamente, agli alpeggi di Plan de l’Eyve 2.225 mt.
Da qui si punta all’evidente Col Chasèche (o Tza Sèche) 2.815 mt. e si scende lungo il ripido pendio e la valletta
successiva, entrando – a mezza costa e più in alto possibile – nel vallone di Arpisson.

Rimesse le pelli, si sale verso il Col Garin 2.813 mt., passando a sx. del bivacco F. Nebbia; gli ultimi 50 mt. sono ripidi ed è più conveniente salirli a piedi.
Dal colle si scende nel vallone d’Arbolle, deviando a dx. il più in alto possibile.
Si rimettono le pelli e si risale - pressappoco lungo il tracciato del sentiero estivo – verso il Pas des Trois Capucin
(o colle dei tre cappuccini) 3.222 mt., risalendo ancora, con gli sci ai piedi, per 50 m circa di dislivello.
Messi gli sci sullo zaino, si procede lungo la cresta sud-sud-est, arrivando in vetta al Mont Emilius 3.557 m.t

     
monte emilius   monte emilius
nel vallone di Arbole   verso la vetta semicoperta dalle nuvole
     
Calzati nuovamente gli sci, siamo scesi direttamente lungo l’evidente ed ampio canale ad imbuto della parete Sud,
per poi deviare a sx. (per reperire il punto esatto, conviene esaminare attentamente la linea di discesa durante la salita;
pericolo di salti di rocce!) lungo una ripida strettoia che sbuca in un ampio e stupendo pendio.
Abbiamo proseguito la discesa su neve ottimamente trasformata lungo il lato dx. (verso di discesa) della valle, costeggiando i contrafforti rocciosi (ed evitando così di “spingere” lungo gli avallamenti e le leggere salite), raggiungendo all’ultimo i
pianori nei pressi del Lago d’Arbolle e del rifugio che abbiamo lasciato abbondantemente sulla dx.
Rimesse per l’ultima volta le pelli agli sci, siamo saliti con una lunga diagonale verso il Col de Chamolé 2.641 mt., che
abbiamo raggiunto – negli ultimi 30/50 m – a piedi.
Ed infine l’ultima discesa lungo i ripidi e stupendi pendii che sovrastano il lago di Chamolé.
All’altezza di quest’ultimo si reperisce il sentiero estivo (19c) che in falso piano (qualche spinta qua e là porta alla stazione
di arrivo della seggiovia Chamolé e si rientra lungo le piste, raggiungendo così La Nouva ed arrivando a Pila alla macchina.
     
monte emilius   monte emilius
Ultimi metri … saliti con gli sci nello zaino e ramponi ai piedi dal colle dei Tre Cappuccini   Alla base della parete Sud, che abbiamo sceso con gli sci (mediamente sui 35-40° con brevi tratti a 45°)
     
Note: spesso si scendono o si attraversano pendii sostenuti: è quindi una gita tipicamente primaverile che richiede
neve assestata.
Vista l’esposizione favorevole, non sono necessari picca e ramponi e nemmeno i rampant (o coltelli), per quanto sia
conveniente portarsi dietro quest’ultimi.
Relazione e fotografie di: Stefano Pivot e Alessandro Ceccon
     
monte emilius   monte emilius
La vetta, ora fuori dalle nuvole, con in bella evidenza sulla destra la parete Sud ben innevata.   Breve risalita a piedi per il colle di Chamolé che ci riporta nella conca di Pila per chiudere l'anello