GRAND PAYS mt. 2.724
- VALLE DI SAINT BARTHÉLÉMY - |
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nei pressi delle prime baite |
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Quota di partenza: 1.636 mt.
Quota vetta: 2.724 mt.
Dislivello complessivo: 1.088 mt.
Difficoltà: BS
Esposizione prevalente: varie
Località di partenza: Clemensod (Nus, AO) |
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Piacevole gita ad anello non molto frequentata, con panorama di prim'ordine.
Neve non così terribile come ci si sarebbe aspettati.
Itinerario:
da Clemensod (Lignan) 1.665 mt., seguire la mulattiera che si inoltra nel vallone di Chaleby lungo il
fianco dx idrografico del torrente.
Dopo circa 300 mt. piegare decisamente a sx, risalire lungo il bosco ripido e raggiungere in breve i
pascoli dell'alpe Brevaz (1.835 mt.)
Continuare lungo il costone in direzione W fino a reperire un sentiero pianeggiante sulla sx
che conduce nel vallone compreso tra il Grand Pays e la Becca d'Aveille. |
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l'Alpe Collet |
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Risalirlo interamente passando nei pressi dell'alpe Collet (2.551 mt.)
Verso il termine piegare a dx e superare un tratto più ripido che adduce alla cresta sommitale,
larga e pianeggiante.
Seguirla fino in vetta. |
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verso la parte alta della vallone |
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in salita nel tratto finale; sullo sfondo la Becca d'Aveille |
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Discesa:
lungo l'itinerario di salita, oppure in direzione NE per pendii a tratti sostenuti fin
nei pressi dell'alpe Léché.
Di qui reperire verso dx (scendendo) un marcato valloncello che permette di evitare alcune
balze rocciose e guadagnare lungo un ripido bosco i pendii inferiori.
Oltrepassare il torrente Chaleby su un ponticello e lungo la sua sx idrografica tornare alla macchina. |
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colpo d'occhio verso Emilius, Grivola e Gran Paradiso |
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Paolo |
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il gruppo del Rosa |
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Saliti da S, scesi da NE.
In salita neve molto lavorata, quasi interamente costituita da croste da vento, non portanti sino a
quota 2.400 circa, portanti oltre tale quota.
Rampant utili nell'ultimo tratto.
In discesa, scegliendo con cura i passaggi si trovano zone liscie di crosta perlopiù portante,
che consentono di scendere abbastanza bene fin nei pressi dell'alpe Léché.
Di qui alternanza di croste portanti-non portanti, poi man mano che si scende neve a debole coesione umida,
ben sciabile.
Nel complesso molto meno peggio del previsto.
Nessuno oltre a noi, presenti numerose vecchie tracce, soltanto lungo l'itinerario di salita.
Bella gita in compagnia di Fulvio e Paolo.
Relazione e fotografie di: Rocco Perrone |
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Fulvio e Paolo in vetta |
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monte Faroma |
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si scende cercando le zone liscie e portanti |
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fessurazioni del manto nevoso, effetto del rialzo termico |
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il canale al di sotto dell'alpe Léché |
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neve ancora bella nella parte bassa |
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chiudiamo con questa immagina, una spledida gita di sci d'alpinismo |
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