Lunga gita, soprattutto nello sviluppo, in un bell'ambiente fuori dai classici itinerari di scialpinismo.
Occorre seguire la pista di fondo fino al termine (percorsa senza pelli è abbastanza rapida), salire poi in direzione del
bivacco Tsan e, superatolo, immettersi tramite un ripido canale nel grosso pianoro sotto la cima.
Salire poi il pendio finale esposto a Nord-Est per raggiungere la cresta che si segue fino in cima.
A 100 metri dalla vetta ci siamo fermati per presenza di alcune placche apparentemente poco stabili.
La neve è comunque scarsa in zona e si alternano tratti pelati dal vento e accumuli che, per quanto non siano di grosse
dimensioni, sono comunque delicati.
La discesa è risultata pertanto un pò complicata proprio per non andare a toccare i punti instabili…
Con Fulvio e Andrea, due amici di vecchia data…
Relazione e fotografie di: Alessandro Ceccon
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