CASTELLO DI INTROD
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Il castello primitivo risale probabilmente agli inizi del XIII secolo. Come il castello di Graines, all'origine, consisteva in un mastio quadrato circondato da una cinta di mura.
Verso il 1260, Pierre Sarriod di Introd trasformò la struttura primitiva, che, in seguito alle modificazioni del XV sec., assumerà la forma poligonale, quasi arrotondata, che la distingue dagli altri castelli valdostani.
Queste trasformazioni segnano l'apogeo del casato Sarriod, che riunì, fino al 1420, le signorie di Introd e di La Tour (Saint-Pierre), poi distintesi in 2 casate. Il castello subì
due rovinosi incendi nella seconda metà dell'800 e venne restaurato, all'inizio del ‘900, dall'allora proprietario, cavalier Gonella, che s'avvalse dell'opera dall'architetto Giovanni Chevalley.
Sulla spianata di fronte al castello è presente una magnifica struttura, raro esempio di costruzione interamente in legno tipico dell'architettura del basso Medioevo locale: un granaio quattrocentesco, dove s'immagazzinavano grano e sementi.
Le due porte sono dotate di serrature in ferro battuto, dell'epoca della costruzione; una, di particolare bellezza, rappresenta un maniero.
L'edificio accanto al castello, chiamato oggi "Cascina L'Ola", servì, in passato, come scuderia, stalla e pagliaio dei Signori d'Introd. Più recente è la parte del vecchio stabile, sostenuta da cinque grandi colonne e coperta da tetto aggettante.
Di rilievo, sul lato ovest, l'architrave di una porta, decorato da un motivo ad arco carenato

Il castello di Introd sorge su un promontorio protetto dalle aspre gole del torrente Savara e della Dora di Rhêmes (il nome di Introd, infatti, viene da “entre-eaux”, tra le acque) e risale probabilmente al XII secolo; come il castello di Graines, all’origine consisteva probabilmente in un mastio quadrato circondato da una cinta di mura.
Verso il 1260 Pierre Sarriod di Introd trasformò il castello primitivo, che in seguito alle modificazioni del XV secolo assumerà la forma poligonale quasi arrotondata che lo distingue tuttora dagli altri castelli valdostani.
Queste trasformazioni segnano l’apogeo del casato Sarriod, nelle cui mani erano state riunite le signorie di Introd e di La Tour (Saint-Pierre).
Il castello subì due rovinosi incendi nella seconda metà dell’800 e venne poi restaurato all’inizio del ‘900 dal cavalier Gonella che si avvalse dell’opera dall’architetto Chevalley.
Sulla spianata di fronte al castello si è conservata una magnifica struttura, uno dei rari esempi pervenutici di costruzioni interamente in legno tipiche dell’architettura del basso Medioevo valdostano: è il granaio quattrocentesco, dove si immagazzinavano il grano e le sementi.
Le due porte sono dotate di serrature in ferro battuto, entrambe databili all’epoca della costruzione; una, di particolare bellezza, rappresenta un castello.
Di proprietà dei Conti Caracciolo di Brienza e concesso in comodato al Comune di Introd, la gestione del Castello è stata affidata alla Fondation Grand Paradis che ne garantisce la fruizione.

Aperto al pubblico: solo il piano terra ed il parco.

LA CASCINA L'OLA
L'edificio accanto al castello, chiamato oggi "Cascina L'Ola" servì in passato come stalla e pagliaio dei Signori d'Introd. Più recente è la parte del vecchio stabile che è sostenuta da cinque grandi colonne e coperta da tetto aggettante. Di rilievo, sul lato Ovest, l'architrave di una porta, decorato da un motivo ad arco carenato.

IL GRANAIO
Altra costruzione situata accanto al castello è poi il granaio, costruzione in pietra e legno sorta sulle fondamenta di un edificio precedente. Attraverso una piccola porta (molto interessante la serratura gotica che raffigura un castello medievale riccamente merlato), si accede alle due sale che si trovano nel sottosuolo. Queste sale sono fornite di feritoie oggi completamente interrate. Si racconta che nei secoli passati questo granaio fosse spesso teatro di furti di granaglie.