CASTELLO DI SARRIOD DE LA TOUR
- saint pierre-
     
 

     
Nel comune di Saint Pierre, discosto dalla strada statale e quasi a precipizio sulla Dora, si trova il Castello Sarriod de La Tour.
Come per contrasto al suo dirimpettaio di Saint Pierre, che polarizza, con la scenografia chiassosa, l'attenzione dei turisti, il castello di Sarriod è rustico e schivo, quasi nascosto com'è in un piccola conca tra pascoli e frutteti. Dalla statale non se ne coglie tutta l'imponenza; bisogna andare sull'altra sponda della Dora, sulla strada che da Chavonne va ad Aymaville, per averne una visione completa che renda merito alla sua severa e grandiosa architettura.
In origine fu un semplice podere fortificato, con la fattoria ubicata all'estremità opposta della torre castellata, che risale al XII secolo. Ufficialmente il castello compare nei documenti nel 1393, quando la famiglia Sarriod si divise in due rami: Introd e La Tour. A quest'ultima toccò il castello che da essa prese il nome.
Tra il XIV e il XV secolo alla primitiva torre vennero aggiunti altri fabbricati e costruite le torri lungo il muro di cinta, sino a far assumere al complesso l'aspetto attuale.
Lo stile architettonico del castello non è unitario; esso risente degli interventi che si sono susseguiti nel tempo causando un certo disordine nell'aspetto compositivo dell'insieme.
Di notevole interesse sono le feritoie aperte nelle torri circolari, le finestre a crociera e l'antico ingresso caratterizzato da un arco a sesto acuto sormontato da caditoi e beccatelli (tipici mensoloni rastremati). Dopo l'ingresso una piccola scala semicircolare conduce all'atrio interno sul quale è affacciata la cappella, in cui durante gli ultimi restauri sono stati riportati alla luce alcuni preziosi affreschi tardo romanici. Molto bello il salone del primo piano detto "salone d'onore" che ha un pregevole soffitto a cassettoni (sec. XV) la cui travatura porta scolpita 180 figure a soggetto libero in atteggiamenti maliziosi.
Il castello e proprietà dell'Amministrazione Regionale che ne ha curato i restauri destinandolo, con una intelligente iniziativa, a sede provvisoria del museo archeologico valdostano che avrà poi sede definitiva nel "Palazzo Challand" di Aosta.

     
 
   

Tutti gli oggetti e i reperti sono esposti e ordinati in una mostra dal titolo: "Archeologia in Valle di Aosta". Al piano terreno, sulla destra dell'ingresso, sono esposte le testimonianze preistoriche e nella sala a fianco della cappella quelle sugli insediamenti dell'età del bronzo.
Utilizzando la scala a chiocciola in pietra si sale al primo piano, dove nelle sei sale disponibili è illustrata la fondazione della citta di Aosta, la viabilità extraurbana, l'urbanistica romana e l'edilizia pubblica e residenziale dei primi secoli.
Al secondo piano e nella torre più alta sono esposti i reperti trovati negli scavi degli ultimi anni, che hanno portato alla scoperta di nuove necropoli e aree cimiteriali cristiane dei primi secoli.
Il castello medioevale è l'ideale cornice della mostra, ciò a riprova che il recupero corretto delle testimonianze architettoniche del passato e il loro riuso pubblico, sono iniziative valide sul piano della cultura e della promozione turistica.