Percorrere la Strada Regionale 23 di Valsavarenche e risalire la Vallata superando il Capoluogo Dégioz.
Dopo circa 6 km si giunge all’Alpeggio Terré, ampio parcheggio sul lato sinistro della strada (segnaletica per Rifugio Chabod) .
Si parcheggia l’auto nel grosso piazzale iniziando il percorso attraversando un ponte sul Torrente Savara.
Il sentiero sale costeggiando l’ Alpeggio Pravieux 1.871 mt., e inoltrandosi in un bosco di larici.
Si prosegue risalendo la bellissima mulattiera costeggiata da muri in pietra a secco.
Inizialmente ripido, si presenta dopo gli ultimi rifacimenti, “alleggerito” da tratti gradinati, percorrendo il bosco abitato dal gallo forcello e dallo scoiattolo.
Numerosi rododendri presenti in zona.
Divenuto meno ripido, il sentiero, giunge all’Alpe Lavassey 2.194 mt., ove sono presenti degli alpeggi tra cui uno dalla particolare forma a semibotte e un altro dove insiste un Casotto utilizzato dalle Guardie del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Transitando innanzi all’Alpeggio, ignorando una deviazione sulla sinistra per l’Alpe Montandayné, il percorso diviene meno ripido mentre si costeggiano i contrafforti della Costa Savolère sino a ritrovarsi ai piedi del Rifugio Federico Chabod 2750 mt., inaugurato nel 1985.
Alle spalle del Rifugio vi è il Locale Invernale completamente ristrutturato e dove a disposizione degli escursionisti vi è uno splendido locale dotato di ogni confort (bagni, cucina e stufa).
Una parte del Locale Invernale è adibito a Casotto ed è utilizzato dalle Guardie del Parco Nazionale Gran Paradiso.
La salita al Rifugio Chabod offre degli scenari entusiasmanti e la Parete Nord del Gran Paradiso accompagna l’escursionista per quasi tutto il percorso.
Il Rifugio è utilizzato anche per l’ascensione al Gran Paradiso
N.B: è possibile continuare l'escursione con la traversata al rifugio Vittorio Emanuele II
Relazione di: Carmine Troise